Non ha i riflettori di De Bruyne, né la fisicità iconica di Buongiorno. Ma negare l’importanza di Amir Rrahmani nel Napoli di Antonio Conte è un atto di pura miopia calcistica. Anzi, ci sbilanciamo: è lui il vero pilastro della difesa, il leader silenzioso che, proprio ora che è assente, sta mostrando a tutti quanto sia insostituibile.
Il “Nuovo Albiol”: Fa Rendere Meglio Tutti
L’importanza di Rrahmani non si misura solo dalle sue prestazioni, sempre da 6,5 garantito. La sua vera grandezza, come fu per Raul Albiol nel Napoli di Sarri, è la capacità di far rendere al massimo chiunque gli giochi accanto. Con lui, persino un Juan Jesus dato per “finito” è tornato a disputare partite di alto livello. È il classico difensore che non solo rende bene, ma fa rendere bene l’intero reparto, gestendo gli spazi e leggendo le situazioni con un’intelligenza superiore.
L’infortunio di Rrahmani pesa come un Macigno per il Napoli
E ora che non c’è, il suo peso specifico si sente eccome. L‘infortunio al bicipite femorale si sta rivelando più ostico del previsto, e i tempi di recupero si allungano. L’ipotesi è che possa saltare non solo Torino e PSV, ma tornare solo per il big match con l’Inter di fine ottobre.
Un’assenza che è diventata un vero e proprio allarme. Conte non ha ancora mai potuto schierare la sua coppia titolare Rrahmani-Buongiorno, e c’è un dato che parla chiaro: nelle quattro partite di campionato giocate senza il kosovaro, il Napoli ha sempre subito almeno un gol.
L’Unico Insostituibile
Campione d’Italia per due volte, leader silenzioso dello spogliatoio, Rrahmani è il punto di equilibrio della retroguardia. Buongiorno è il talento aggressivo, Beukema il nuovo che avanza, ma l’intelligenza tattica del kosovaro è unica. Conte lo sa bene e aspetta il suo ritorno come una benedizione. Perché per blindare una difesa e puntare a vincere ancora, c’è bisogno del giocatore più sottovalutato, ma forse più importante, dell’intera rosa.