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De Bruyne, l'artista dell'assist| il genio belga è nato per servire i compagni

Kevin De Bruyne assist

Mentre il Napoli e i suoi tifosi attendono gli ultimi dettagli burocratici per l'annuncio ufficiale, vale la pena fermarsi e analizzare la grandezza del giocatore che sta per sbarcare in Serie A. Perché parlare di Kevin De Bruyne significa parlare di un genio che ha riscritto il concetto di assist nel calcio moderno.

Guardare una compilation delle sue giocate rischia di essere riduttivo. Il segreto per capire la sua unicità non è focalizzarsi su di lui, ma su chi gli sta intorno. Un suo passaggio è perfetto perché rende perfetti i movimenti dei suoi compagni.

Il volto concentrato di Kevin De Bruyne prima di calciare un pallone.

Il Dominio Cerebrale: "Vede tutto e lo vede prima"

De Bruyne incarna l'idea di rischio di cui parlava Cantona: nessuna giocata è troppo ambiziosa se si ha fiducia nelle capacità degli altri. Il suo è un dominio sulla partita che è prima di tutto psicologico. Quando riceve palla sulla trequarti, è un quarterback che ha già letto lo sviluppo dell'azione e sceglie quale compagno premiare.

Il passaggio arriverà, è una certezza quasi statistica. Dal 2015 ha collezionato 88 assist in Premier League, 18 in più di chiunque altro. Ma non è solo una questione di numeri. È la capacità di rendere un gesto efficace prima ancora che bello. Come direbbe Guardiola, il suo mentore, "vede tutto e lo vede prima", semplificando situazioni complesse con una rapidità di pensiero e di esecuzione disarmante.

La "Signature Move": il Passaggio che Buca le Difese

Nell'epoca delle giocate che diventano un marchio, anche De Bruyne ha il suo colpo distintivo: il passaggio "ad aggirare". Una palla forte, a pelo d'erba, carica di effetto, che gioca sul tempo di reazione del difensore, togliendogli ogni possibilità di intervento. L'esempio iconico è l'assist per Gabriel Jesus contro lo Stoke City, una traiettoria che lasciò il difensore avversario a terra, impotente.

"Non è un qualcosa che puoi allenare", ha detto lo stesso belga. "Vedi uno spazio che pensi di poter sfruttare e ci provi. La questione è legata alla tua visione del calcio". Una visione che lo ha reso un centrocampista totale: è regista, trequartista, mezzala, esterno. È l'innovatore che il Napoli aspetta per sognare ancora più in grande.

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