A volte, per capire una rivoluzione, serve l'occhio di chi quel mondo lo conosce dall'interno. Le parole di Marco Fassone, ex direttore sportivo azzurro, non sono una semplice intervista, ma la conferma autorevole della metamorfosi del Napoli: una svolta progettuale voluta dal presidente per iniziare a dominare anche fuori dall'Italia.
Mentre i tifosi si godono i colpi di un mercato stellare, una voce dal passato ha dato la lettura strategica più lucida di ciò che sta accadendo a Napoli. Parlando a 'Stile Tv', Marco Fassone ha analizzato il "nuovo" De Laurentiis, descrivendo un cambiamento che va ben oltre il semplice acquisto di un campione come De Bruyne.
Il "cambio di passo" del Presidente: non più solo talenti, ma campioni per vincere subito
Fassone ha centrato il punto focale della nuova era. L'arrivo di giocatori come De Bruyne non è un'eccezione, ma la nuova regola. "Avete visto cosa ha fatto De Laurentiis? Una sorta di cambio di passo del presidente che sta cominciando ad inserire giocatori maturi che abbiano già alle spalle una carriera di successi", ha spiegato Fassone.
La filosofia è chiara: dopo aver dominato in Italia, l'asticella si è alzata. Non basta più scoprire talenti da valorizzare; ora si acquistano certezze per competere ai massimi livelli in Europa. È l'inizio di una fase due, un Napoli che vuole sedersi al tavolo delle grandissime del calcio continentale, affiancando campioni affermati alla solida base già esistente.
L'arma segreta del Napoli: la stabilità che gli altri non hanno
Ma c'è un altro vantaggio strategico che Fassone ha evidenziato e che spesso viene sottovalutato. Mentre i rivali storici affrontano cambiamenti radicali, il Napoli gode di una continuità che è oro colato. "In Italia il Napoli si pone come unico dei 5/6 club che hanno dominato in questi ultimi anni ad avere continuità", ha sottolineato l'ex DS. "Lo stesso Milan ha un allenatore e un ds sportivo nuovo. Per poter lavorare bene in campo serve questa solidità e stabilità fuori dal campo".
In un calcio dove le panchine e le dirigenze cambiano ogni anno, la solidità del progetto Napoli-Conte, supportato da una dirigenza stabile, diventa un'arma potentissima. È questo il terreno fertile su cui costruire una dinastia. Le parole di Fassone non sono un'opinione, ma un'analisi lucida: il Napoli non sta solo comprando giocatori, sta costruendo il suo futuro da superpotenza del calcio.