Una trasferta dal peso specifico di uno Scudetto, ma che per migliaia di tifosi del Napoli rischia di trasformarsi in un'amara esclusione. La gestione dei biglietti per la partitissima di domenica sera al Tardini contro il Parma sta sollevando un polverone di polemiche e un forte sentore di discriminazione. Mentre per altre grandi tifoserie, in passato, le porte di settori aggiuntivi come la Curva Sud sarebbero state aperte, per i sostenitori azzurri si prospetta un percorso a ostacoli, con limitazioni che definire "surreali" è poco.
L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha stabilito le prime regole: i residenti in Campania potranno acquistare biglietti esclusivamente per il Settore Ospiti – circa 3.500 posti – e solo se muniti di Fidelity Card della SSC Napoli. Fin qui, misure di contenimento forse prevedibili per una gara così sentita. Ma è il "contorno" a lasciare basiti.
La "Tagliola" per i Tifosi Azzurri: Altri Settori Blindati
La vera beffa, come sottolineato con forza nel testo che ha scatenato il dibattito, riguarda l'accesso agli altri settori dello stadio Tardini. Il comunicato del Parma Calcio è un macigno: la vendita è riservata ai **soli residenti di Parma e Provincia**, e non basta. È necessario essere possessori della "Tardini Card" del Parma, che però doveva essere stata sottoscritta **entro il 31 marzo 2025**. Una data che taglia fuori, di fatto, chiunque non fosse un abbonato o un tifoso locale previdente con mesi di anticipo.
Questo significa che per i tifosi del Napoli, **siano essi residenti in Campania o in qualsiasi altra parte d'Italia e del mondo**, l'unica possibilità (se muniti di fidelity azzurra) è sperare di rientrare nei 3.500 posti del settore ospiti. Un numero esiguo a fronte di una richiesta che, per una partita che potrebbe consegnare lo Scudetto, si preannuncia oceanica. Come specificato dal Napoli stesso, la vendita online per il settore ospiti è vietata.
Curva Sud: Aperta per Milan, Inter e Juve, Chiusa per il Napoli? La Rabbia dei Tifosi
Il cuore della protesta, il vero fulcro dell'indignazione, risiede nel confronto con il passato. Il testo che ha sollevato il caso è categorico:
"Sempre aperta la curva sud è stata sempre aperta alle tifoserie ospiti delle grandi squadre con un largo supporto, Milan, Inter eccetera sono tutte andate a Parma, avendo oltre che il settore ospiti anche la contigua, curva sud. **se ci andiamo noi invece no.**"
Una disparità di trattamento che grida vendetta. Perché per le tifoserie di Milan, Inter e Juventus, storicamente, si sarebbe trovata la soluzione per ampliare la disponibilità, aprendo anche la Curva Sud attigua al settore ospiti, mentre per i napoletani arriva questo "provvedimento a dir poco surreale"?
La domanda che rimbalza sui social e tra i tifosi è sempre la stessa, carica di amarezza: "Ma perché un milanista ci può andare, un interista pure, ecc. ecc. e noi napoletani no anche considerando che quel settore al momento non risulta venduto e ci sono tantissimi napoletani che ci vorrebbero andare?". Una domanda che, al momento, non trova risposte convincenti.
Moltissimi tifosi del Napoli sui social media hanno espresso la loro rabbia e delusione, parlando apertamente di ingiustizia. Commenti come "È una vergogna, sempre e solo contro Napoli!", "Ci trattano come appestati, limitare così una tifoseria in una partita Scudetto è antisportivo", "Altri hanno avuto stadi interi, a noi le briciole e con mille paletti. Inaccettabile!" si contrappongono al silenzio delle istituzioni calcistiche di fronte a queste restrizioni.
Una Misura Discriminatoria? Il Grido d'Allarme della Tifoseria
Le parole usate per descrivere la situazione sono pesanti: "inspiegabile", "misura discriminatoria, scandalosa, è evidente". Un sentimento di profonda ingiustizia che non colpisce solo la tifoseria organizzata, ma l'intero "popolo azzurro" che sognava di poter sostenere la squadra in una delle partite più importanti della sua storia recente.
In un finale di stagione così carico di tensione, con lo Scudetto in palio, queste limitazioni sui biglietti per Parma-Napoli rischiano di aggiungere ulteriore veleno e polemiche, lasciando l'amaro in bocca a chi crede ancora in un calcio dove la passione dei tifosi dovrebbe essere celebrata, non ostacolata da provvedimenti percepiti come punitivi e discriminatori.