Dal ritiro della Nazionale Italiana, impegnata nella preparazione per le sfide cruciali verso il Mondiale, arrivano le parole di Giacomo Raspadori. L'attaccante del Napoli, intervistato da RAI Sport durante "Diretta Azzurra", ha toccato diversi temi: dalla gioia per i due scudetti vinti in azzurro alla grande responsabilità di vestire la maglia dell'Italia, fino a un'importante riflessione sul suo ruolo tattico, che suona come un chiaro messaggio per il nuovo tecnico Antonio Conte.
"Con due punte posso fare ottime cose": l'assist a Conte
Interrogato sulla possibilità di giocare come seconda punta al fianco di un centravanti fisico, come accaduto lo scorso anno con Lukaku, Raspadori non ha avuto dubbi: "Per caratteristiche mie, giocare con un’altra punta può portare vantaggi a me e all’altro calciatore".
Ha poi aggiunto, riferendosi ai compagni di reparto in Nazionale come Kean, Lucca e Retegui: "Quest’anno hanno fatto bene, sarà il mister a decidere la soluzione migliore ma per caratteristiche mie, vista anche l’annata con Lukaku, penso di potermi esprimere bene e fare ottime cose". Parole che sembrano un assist diretto ad Antonio Conte, noto per utilizzare spesso il modulo con due attaccanti.
L'attaccante ha anche sottolineato la sua ambizione e il desiderio di trovare maggiore continuità: "Sono molto ambizioso, mi piacerebbe in questo breve futuro avere più continuità in campo, per un calciatore avere modo di non dover fare dentro-fuori ti può portare ad essere più efficace".
Gioia Scudetti e Sogno Mondiale
Raspadori ha poi parlato dei trionfi con il Napoli: "Sono stati due traguardi storici ed immensi, emozioni fantastiche. Dire qual è stato il migliore è difficile, il primo è stato al mio primo anno a Napoli e questo è arrivato con più difficoltà e sofferenza, forse il picco di gioia è stato più alto in una città che vive di calcio".
Infine, un pensiero forte sulla Nazionale: "L’obiettivo è fondamentale il Mondiale: già due volte siamo mancati, lavoriamo al massimo per tornarci. Nel 2014 avevo 14 anni per l’ultimo mondiale, ci sono bambini di 10 anni che non l’hanno mai vista: è una responsabilità che avvertiamo, ci metteremo l’anima per tornarci". Ha anche elogiato la stima del CT Spalletti: "Fondamentale sapere di essere stimati, lui mi ha sempre dimostrato fiducia e cerco ogni volta di ripagarla".