L'addio di Mateo Retegui ha lasciato un'eredità pesante e un vuoto da colmare nell'attacco dell'Atalanta. La Dea si muove sul mercato per trovare il sostituto del capocannoniere, e sul taccuino della dirigenza sono finiti quattro profili molto diversi. Tra un ritorno di fiamma, una scommessa e un giovane talento, spunta anche un'ipotesi suggestiva che guarda con interesse in casa Napoli.
Mentre Scamacca si prepara a tornare dall'infortunio, il club nerazzurro sa di dover aggiungere un altro pezzo da novanta al suo reparto offensivo. Ecco le opzioni sul tavolo.

La suggestione Raspadori: un'opportunità per tutti?
Il nome che più interessa i tifosi del Napoli è senza dubbio quello di Giacomo Raspadori. Non ha le caratteristiche fisiche di Retegui, ma la sua duttilità e la sua intelligenza tattica potrebbero renderlo una variabile impazzita nell'attacco di Juric. L'ipotesi nasce da una considerazione logica: nell'anno che precede i Mondiali, 'Jack' ha bisogno di giocare, e nel super-attacco del Napoli di Conte lo spazio rischia di essere limitato. L'Atalanta potrebbe garantirgli quel minutaggio e quella centralità che cerca. Per ora è un'idea, ma molto intrigante.
Il gigante nigeriano e il ritorno dell'ex Udinese
La pista più "calda" sembra portare a Tolu Arokodare, centravanti nigeriano del Genk che, secondo la Gazzetta dello Sport, intriga per la sua impressionante media gol (23 reti in 45 partite). In alternativa, si valuta il ritorno in Serie A di una vecchia conoscenza: Beto. L'esperienza all'Everton non è stata positiva, e la Dea potrebbe essere l'ambiente ideale per rigenerare un attaccante che in Italia ha già dimostrato di saper fare la differenza.
Il jolly dalla scuola Salisburgo
Infine, non tramonta mai la pista che porta al giovanissimo Adam Daghim. Attaccante classe 2005 del Salisburgo, era già stato seguito in passato. Potrebbe essere lui l'investimento per il futuro, un talento da crescere alle spalle di Scamacca, seguendo la tradizione di un club che sui giovani ha costruito le sue fortune. Una lista di nomi eterogenea, dove la suggestione Raspadori, per ora, resta l'incognita più affascinante.