De Bruyne-Conte, il caso inventato: cosa nasconde la stampa sul gesto di Milano

Dopo Milan-Napoli, gossip su KDB e Conte: un gesto di stizza ingigantito, ma la verità è un'altra. Ecco perché diffidare da certe storie.

Diffidate. Diffidate da quello che leggete, perché in queste ore si sta consumando uno dei più stanchi e vergognosi teatrini del calcio italiano: la creazione di un caso dal nulla per destabilizzare il Napoli. Il bersaglio, stavolta, è Kevin De Bruyne. E la cosa più triste è che la stampa locale, invece di difendere la squadra, ha cavalcato l’onda del gossip lanciata dal Nord.

Dal Nulla al Processo: come si Costruisce una Notizia Falsa

Conte chiarisce il caso De Bruyne: “Ha sbagliato persona”.

I fatti sono semplici. Il Napoli perde a Milano. De Bruyne, sostituito, non fa gesti eclatanti. Conte, in conferenza, risponde a una domanda con una frase normale (“Se ce l’aveva per il cambio, ha proprio sbagliato persona”). Fine della storia. Anzi, inizio del film. Quella frase viene presa, decontestualizzata e trasformata nella prova di una presunta lite, di uno spogliatoio in subbuglio.

Lo stesso De Bruyne applaudito da tutti per la sua compostezza a Manchester, diventa improvvisamente un problema. E il peggio arriva quando leggi di fantomatiche “esclusive” su ramanzine di Conte e Oriali davanti a tutta la squadra. Pura fantasia. Chi conosce Conte sa che certe cose, se anche accadessero, resterebbero chiuse a doppia mandata dentro lo spogliatoio.

Stampa napoletana: perché cavalcare il gossip?

Il peggio arriva da chi dovrebbe difendere gli azzurri: testate partenopee amplificano “esclusive” su liti inventate. Ridicolo: alla 5ª giornata, processi e divisioni nello spogliatoio? Chi sa di calcio ride di queste storie.

Napoli perde in emergenza totale – senza difesa e terzini sinistri – dominando stats ma non concretizzando l’uomo in più. Media esaltano Milan per la resistenza, criticano azzurri e minano l’unità: inaccettabile.

La Grande Dimenticanza: una Squadra Senza Difesa

Nessuna frattura: l’unità azzurra oltre il gossip

Questa narrazione tossica, ovviamente, ignora volontariamente il contesto. Il Napoli a San Siro si è presentato senza i due centrali titolari e senza i due terzini sinistri. Conte ha dovuto inventarsi una difesa, facendo di necessità virtù. Certo, non è riuscito a pareggiare con l’uomo in più, e questo è un rammarico. Ma da qui a bocciare senza appello una squadra in emergenza, esaltando la “resistenza” del Milan, c’è un abisso di disonestà intellettuale.

A chi Giova?

Siamo alla quinta giornata. L’anno scorso, a questo punto, in testa c’erano Torino e Udinese. Fare processi ora è semplicemente ridicolo. Ma allora, perché si fa? Perché minare la serenità di uno spogliatoio, inventando un caso su uno dei giocatori più forti del mondo? La risposta è fin troppo semplice. Mentre loro celebrano i loro idoli, a noi tocca difenderci non solo in campo, ma anche fuori. La nostra forza deve essere la consapevolezza. Quello che conta non è il gossip, ma la realtà di una squadra prima in classifica, che lotta e che non ha bisogno di veleni esterni. Tifosi, leggete con occhio critico – la stagione è lunga.

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