Un’occasione d’oro e, allo stesso tempo, una trappola mortale. Nella testa di Antonio Conte, la sfida di questa sera tra Napoli e Pisa è un tormento. Da una parte, la possibilità di spiccare il primo, piccolo, volo del campionato. Dall’altra, il terrore del classico testa-coda, la partita in cui c’è tutto, assolutamente tutto, da perdere.
“La gara più insidiosa”: la lezione di Conte alla squadra
Dopo la trasferta di Manchester, il rischio di un calo di concentrazione è altissimo. Per questo, come sottolinea Il Mattino, Conte considera la sfida contro il Pisa, ultimo in classifica, un vero e proprio “trappolone”. Il tecnico ha messo in guardia la squadra, definendo il match come “il più insidioso che ci possa essere”.
Per evitare brutte sorprese, ha mostrato al gruppo il video del pareggio che i toscani hanno imposto all’Atalanta alla prima giornata, l’unico punto conquistato finora dalla squadra di Gilardino. Il messaggio è chiaro: guai a sottovalutare un avversario che, nonostante un valore della rosa nettamente inferiore, giocherà la partita della vita.
La “mini fuga”, come l’ha definita la stampa, è un obiettivo concreto ma che, alla quarta giornata, “regala solo un sorriso e null’altro”, per usare le parole del quotidiano. La priorità assoluta è la prestazione, un approccio feroce da parte di un Napoli che, come vuole il suo allenatore, deve “ringhiare e scintillare” dal primo all’ultimo minuto.
Le probabili formazioni: i dubbi di Conte tra difesa e attacco
Nonostante la decisione di non fare turnover, restano aperti alcuni ballottaggi chiave. Stando alle ultime indiscrezioni del Corriere dello Sport, il modulo resterà il 4-1-4-1, ma con alcuni possibili cambi negli interpreti.
In porta ci sarà il ritorno di Meret, mentre in difesa, con i confermatissimi Di Lorenzo, Beukema e Buongiorno, il dubbio principale riguarda la fascia sinistra: Spinazzola appare in leggero vantaggio su Olivera per una maglia da titolare.
A centrocampo, con Gilmour a fare da schermo davanti alla difesa al posto dell’infortunato Lobotka, il quartetto di qualità composto da Politano, De Bruyne, McTominay e Anguissa sembra la scelta più probabile, anche se Conte potrebbe decidere di dare una chance a Elmas. In attacco, infine, si rinnova la staffetta tra la potenza di Lucca e la profondità di Højlund, con il primo favorito per partire dall’inizio.