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Gilmour doppio giallo fantasma in Napoli-Inter: La Spiegazione che gli Interisti non Volevano Sentire

L'arbitro Mariani estrae il cartellino due volte, ma il rosso per il centrocampista non arriva

In una partita infuocata come Napoli-Inter, decisa da colpi di genio e nervi a fior di pelle, non poteva mancare l’episodio che incendia il post-partita. Siamo sul finire del primo tempo, Billy Gilmour viene ammonito da Mariani e, per un istante, a tutto lo stadio e a milioni di telespettatori sembra la sua seconda ammonizione.

La panchina dell’Inter esplode, i giocatori nerazzurri circondano l’arbitro chiedendo un’espulsione che appare solare. Ma il rosso non arriva. Un errore tecnico clamoroso? No. Un “giallo fantasma”, un gigantesco equivoco nato dalla televisione che, se analizzato con calma e regolamento alla mano, dimostra solo una cosa: la gestione impeccabile dell’arbitro.

Perché Gilmour non è stato espulso: il Giallo Fantasma

Per capire, bisogna fare un passo indietro di pochi minuti, al 43′. L’azione è convulsa: a centrocampo, Gilmour entra in modo duro su Calhanoglu. Nello sviluppo della stessa manovra, però, Giovanni Di Lorenzo commette un fallo tattico da dietro su Dimarco per fermare una ripartenza.

È in quel momento che Mariani estrae il primo cartellino. La regia televisiva inquadra Gilmour a terra e, per un errore di percezione, la grafica assegna a lui l’ammonizione. Errore ripreso in automatico da molti live testuali, compreso quello della Lega Serie A, prima della successiva correzione. In realtà, il primo ammonito era stato Di Lorenzo. Quando, poco dopo, Gilmour commette effettivamente un fallo da giallo, si scatena il caos, ma solo per chi non conosceva la reale sequenza dei fatti.

Gilmour doppio giallo in Napoli-Inter: perché non è stato espulso
L’arbitro Mariani durante Napoli-Inter

La Spiegazione (che gli Interisti non Volevano Sentire)

Le immagini del capannello dei giocatori dell’Inter attorno a Mariani sono la fotografia della polemica. Ma se si osserva con attenzione, si nota la calma serafica dell’arbitro. Il motivo è semplice: lui sa benissimo a chi ha mostrato i cartellini. La conversazione quasi surreale con lo stesso Gilmour chiarisce tutto. È il centrocampista scozzese, spaesato, ad avvicinarsi per chiedere spiegazioni, e Mariani gli fa un cenno eloquente per dirgli: “Questo è il tuo primo, stai tranquillo”.

Nel calcio moderno, un errore di questo tipo da parte del direttore di gara è virtualmente impossibile. Ogni sanzione disciplinare viene comunicata via radio, in tempo reale, al quarto uomo e alla sala VAR. L’arbitro pronuncia chiaramente nome e numero del giocatore ammonito. Non c’è margine di errore. La rabbia dell’Inter, sebbene comprensibile per l’adrenalina del momento e l’informazione errata ricevuta visivamente, non aveva alcun fondamento regolamentare.

Una Polemica Nata e Morta in TV

L’episodio di Gilmour è l’esempio perfetto di come un errore esterno al campo – in questo caso, una grafica televisiva errata – possa generare un “caso” mediatico dal nulla. Una volta ricostruita la dinamica reale, non c’è spazio per interpretazioni. Il primo giallo era per Di Lorenzo, il secondo (e unico) per Gilmour. Nessuna doppia ammonizione, nessuna espulsione mancata. Solo un grande equivoco che ha aggiunto un’altra pagina di pepe a una partita indimenticabile, ma che dal punto di vista arbitrale ha una sola, semplice verità: la decisione è stata corretta al 100%.

Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.