Milinkovic-Savic-Meret: Duello in porta per il Napoli. Perchè Conte ha voluto il portiere serbo
Colpo da 22 milioni per la porta, il Napoli accende la competizione. Non è un caso: dietro l'arrivo di Milinkovic-Savic c'è un piano preciso

Non una riserva di lusso, ma un secondo titolare. L'arrivo di Vanja Milinkovic-Savic per 22 milioni di euro non è un semplice acquisto per il Napoli, ma il manifesto della filosofia di Antonio Conte: la competizione totale, in ogni singolo ruolo. Un investimento che apre ufficialmente il duello con Alex Meret per la difesa della porta azzurra.
La domanda che tutti i tifosi si pongono non è tanto "chi giocherà?", ma una più profonda: "Perché Conte ha spinto così tanto per avere un altro portiere di questo livello?". La risposta risiede in un piano tattico e strategico ben preciso.

Perché Antonio Conte ha voluto Milinkovic-Savic al Napoli?
Nelle squadre di Antonio Conte non esistono posti garantiti. L'allenatore è convinto che solo una sana competizione interna possa tenere alta la concentrazione e l'intensità per tutta la stagione. L'arrivo di un portiere del calibro di Milinkovic-Savic costringerà Meret a non abbassare mai la guardia, e viceversa. Due numeri uno che si contendono il posto sono la migliore garanzia per prestazioni sempre al top.
Conte non ha voluto un clone di Meret. Ha voluto un portiere con caratteristiche diverse, quasi opposte, per avere più soluzioni tattiche a disposizione. Se Meret è un maestro di reattività, un gatto tra i pali capace di riflessi prodigiosi, Milinkovic-Savic è un gigante dominante.
Quali sono le differenze tra Meret e Milinkovic-Savic?
Meret è un portiere più reattivo ed esplosivo tra i pali. Milinkovic-Savic è fisicamente più imponente, dominante nelle uscite alte e più preciso nel gioco con i piedi e nei lanci lunghi.
Con i suoi 202 centimetri, il serbo offre una sicurezza totale sulle palle alte e una presenza fisica che intimidisce gli attaccanti. Inoltre, è un'arma in più in fase di costruzione: il suo gioco con i piedi e la precisione dei suoi lanci lunghi permettono di scavalcare il primo pressing avversario, una soluzione tattica che Conte adora.

Come gestirà Conte il dualismo tra i portieri?
Scordatevi le gerarchie fisse. Sebbene Meret parta con la fiducia derivata dal rinnovo, Conte sceglierà di partita in partita. Contro squadre che attaccano in velocità, potrebbe preferire l'esplosività di Meret. Contro avversari fisici o che pressano alto, la stazza e i lanci di Milinkovic potrebbero diventare decisivi.
L'ipotesi più probabile è una gestione flessibile, magari con un portiere per il campionato e uno per la Champions, ma senza preclusioni. Il messaggio è chiaro: in porta giocherà chi merita e chi è più funzionale alla singola battaglia. Un duello è appena iniziato.
L'arrivo di Milinkovic significa che Meret andrà via?
No, il recente rinnovo di contratto di Meret fino al 2027 conferma la volontà del club di puntare su entrambi. L'obiettivo è avere due numeri uno.