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Dramma Diogo Jota: quel sogno spezzato con il Napoli nel 2020 | Il cordoglio degli azzurri

Morto Diogo Jota: il cordoglio del Napoli e il retroscena di mercato

Il mondo del calcio si ferma davanti alla tragedia che ha colpito Diogo Jota. L'attaccante portoghese del Liverpool, 28 anni, è morto in un drammatico incidente stradale nel nord della Spagna, insieme al fratello André, anche lui calciatore di 26 anni. La loro Lamborghini è uscita di strada in circostanze ancora da chiarire. Una notizia che ha sconvolto il panorama calcistico internazionale, arrivata appena due settimane dopo le nozze di Jota con la compagna Rute Cardoso, madre dei suoi tre figli. Un destino crudele che ha spezzato una carriera brillante e una vita familiare appena consolidata.

Il cordoglio del Napoli: "Profondo dolore per la scomparsa"

La SSC Napoli non ha tardato a esprimere il proprio cordoglio attraverso i canali ufficiali. Un messaggio che testimonia il rispetto del club azzurro per un calciatore che, seppur mai approdato sotto il Vesuvio, aveva lasciato il segno nell'immaginario partenopeo.

"Il Presidente, mister Antonio Conte, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio e commozione per la scomparsa improvvisa di Diogo Jota", si legge nella nota ufficiale. "Manifestiamo la più sentita vicinanza alla sua famiglia e a tutto il Liverpool". Parole che risuonano con particolare intensità, considerando il legame mai concretizzato tra il portoghese e la maglia azzurra.

Diogo Jota muore a 28 anni: il messaggio di cordoglio della SSC Napoli

Estate 2020: quando Jota sfiorò l'azzurro

Quella del 2020 fu un'estate di grandi manovre per il Napoli. Diogo Jota, reduce da una stagione straordinaria con il Wolverhampton, era finito nel mirino della dirigenza partenopea. Sedici reti complessive con i Wolves avevano attirato l'attenzione di mezza Europa, Napoli incluso. Il portoghese rappresentava il profilo ideale per il progetto tecnico azzurro: giovane, talentuoso, già rodato in Premier League. Le sue caratteristiche tecniche e la sua versatilità offensiva lo rendevano perfetto per il calcio italiano.

Ma il calcio moderno è fatto di tempismo e opportunità. Il Liverpool di Klopp si mosse con decisione, anticipando la concorrenza e convincendo il giocatore con un progetto ambizioso. I Reds investirono 45 milioni di euro per strapparlo ai Wolves, bruciando sul tempo tutte le pretendenti.

L'unico confronto al Maradona: quella notte di Champions

Il destino volle che Jota arrivasse comunque al Maradona, ma da avversario. Era la stagione 2022/23, quella magica del terzo scudetto azzurro. Il Liverpool di Klopp faceva visita al Napoli di Spalletti per una sfida di Champions League che resterà nella storia. Quella sera di settembre, lo stadio Maradona fu teatro di una prestazione memorabile degli azzurri. Il 4-1 finale raccontò di un Napoli in stato di grazia, capace di dominare una delle squadre più forti d'Europa. Jota, schierato titolare da Klopp, non riuscì a incidere contro una difesa azzurra perfetta.

Fu l'unica volta che il portoghese mise piede al Maradona da calciatore. Un episodio che oggi assume contorni ancora più malinconici, pensando a quello che sarebbe potuto essere.

Morto Diogo Jota. L'attaccante portoghese del Liverpool è rimasto vittima di un incidente stradale, in Spagna

Un talento spezzato troppo presto

La carriera di Diogo Jota aveva ancora molto da raccontare. Dopo l'esperienza formativa al Porto, era esploso definitivamente in Premier League, prima con il Wolverhampton e poi con il Liverpool. Con i Reds aveva conquistato trofei importanti e si era affermato come uno degli attaccanti più temibili del panorama europeo. La sua capacità di segnare nei momenti decisivi, unita a una tecnica sopraffina, lo aveva reso un punto di riferimento per club e Nazionale portoghese. Un percorso in ascesa che si è interrotto tragicamente sulle strade spagnole.

Il ricordo di un'opportunità mancata

Per il Napoli, la scomparsa di Jota riporta alla memoria un'estate di sogni e progetti. Quel 2020 rappresentò un momento di transizione per il club azzurro, alla ricerca di profili giusti per rilanciarsi in Europa. Oggi, a distanza di anni, resta il rimpianto per un'operazione che non si concretizzò. Ma soprattutto rimane il dolore per una vita spezzata troppo presto, per un talento che non potrà più emozionare i campi di calcio. Il cordoglio del Napoli rappresenta il rispetto per un avversario leale e un professionista esemplare. Un ultimo saluto a chi avrebbe potuto vestire l'azzurro, ma che resterà per sempre nei cuori di chi ama il calcio vero.

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