
Il silenzio del Maradona al fischio finale racconta una storia più amara di un semplice 0-0. Racconta la storia di una macchina da guerra che, privata del suo ingegnere capo, si scopre improvvisamente umana, fragile e prevedibile.
Contro un Como “tignoso” e magnificamente organizzato da Fabregas, il Napoli di Antonio Conte sbatte contro i propri limiti. Un punto è salvo, sì, ma solo grazie a una prodezza del suo portiere. E una domanda ora martella la mente dei tifosi: questo Napoli ha una spina dorsale senza Kevin De Bruyne?

Come ha fatto il Como a bloccare la macchina da gol di Conte?
Cesc Fabregas ha costruito una trappola perfetta. Conte lo temeva e ne aveva motivo. Il Como non è venuto al Maradona per difendersi, ma per combattere uomo su uomo, accettando duelli feroci in ogni zona del campo. Con un pressing scientifico hanno tagliato i rifornimenti a Neres e Politano, costringendoli a giocare spalle alla porta.
La mossa chiave, però, è stata la “gabbia” costruita attorno a Hojlund: l’attaccante danese, orfano degli assist geniali del suo compagno belga, ha passato la partita a lottare da solo contro tre avversari, sfiancandosi in un “torello” estenuante senza mai vedere un pallone pulito.

Milinkovic-Savic: la prodezza che ha evitato il disastro
In una serata di attacco sterile, l’eroe che non ti aspetti è il portiere. Al 26′, quando Morata si è presentato solo davanti a lui, il disastro sembrava scritto. L’uscita di Milinkovic-Savic ha causato il rigore, ma quello che è successo dopo è stata pura arte.
Mentre lo spagnolo si preparava, il serbo è rimasto glaciale, ha letto la rincorsa e si è tuffato con un tempismo perfetto, neutralizzando un tiro che avrebbe significato sconfitta. Non ha guadagnato un punto: ha salvato il Napoli dalla sua peggiore serata.
Emergenza totale: un’infermeria che fa più paura degli avversari
Come se non bastasse la frustrazione del risultato, il bollettino medico è un massacro. Lo “stillicidio infortuni” non si ferma e aggiunge altri due nomi pesantissimi alla lista. Prima Gilmour, il metronomo, costretto a uscire per un problema alla coscia destra che lo terrà fuori per un po’.
Poi, durante l’intervallo, si è fermato anche Spinazzola per un risentimento. Due titolari persi in un colpo solo, che vanno ad aggiungersi a un elenco già preoccupante e che costringeranno Conte a reinventare la squadra nelle prossime, delicate, sfide.
TABELLINO NAPOLI-COMO 0-0
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic 7.5; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6.5, Buongiorno 6, Spinazzola 6 (46′ Gutierrez 6); Anguissa 6, Gilmour 6 (37′ Elmas 6.5), McTominay 6; Politano 6.5 (87′ Lobotka sv), Hojlund 6 (87′ Lucca sv), Neres 6 (73′ Lang sv). All. Conte.
COMO (4-2-3-1): Butez 6; Smolcic 5.5 (71′ Posch sv), Ramon 6, Kempf sv (8′ Diego Carlos 6.5), Valle 6; Perrone 5.5, Caqueret 6.5 (71′ Da Cunha sv); Addai 6 (82′ Rodriguez sv), Nico Paz 6, Diao 6.5; Morata 5 (82′ Douvikas sv). All. Fabregas.
Arbitro: Zufferli | Ammoniti: Perrone (C), Anguissa (N), Smolcic (C), Politano (N); Fabregas (all. Como) | Note: al 26′ Morata (C) sbaglia un rigore (parato).
📌 Napoli-Como, il riassunto in 3 punti chiave:
- De Bruyne-Dipendenza Totale: Senza il belga, l’attacco si spegne. Politano e Neres vengono neutralizzati e Hojlund resta isolato e senza rifornimenti.
- Eroe Milinkovic-Savic: In una serata difficile è il portiere a salvare il risultato, parando in modo spettacolare un rigore a Morata e evitando una sconfitta pesantissima.
- Allarme Infortuni: Si fermano anche Gilmour e Spinazzola. L’emergenza ora è totale e condizionerà le prossime scelte di Conte.