Un'estate di trattative, investimenti e addii dolorosi per costruire una corazzata. Il calciomercato del Napoli si è chiuso consegnando ad Antonio Conte una squadra non solo rinforzata, ma completamente ridisegnata, con un'ambizione chiara: lottare senza limiti su quattro fronti, dalla Serie A alla Champions League.
Dieci acquisti mirati, quindici cessioni strategiche e un monte ingaggi che vola a livelli da top club europeo. Questa non è più una semplice evoluzione: è una vera e propria rivoluzione, la fase due del progetto per dominare in Italia e stupire in Europa.
La corazzata di Conte: due uomini per ogni ruolo
La richiesta dell'allenatore era chiara: una rosa profonda, competitiva, con alternative di pari livello in ogni zona del campo. E il DS Manna lo ha accontentato. Ora Conte può contare su due titolari per ogni ruolo, un lusso che poche squadre possono permettersi.
In difesa, Rrahmani avrà un alter ego di livello come Beukema. Sulla fascia sinistra, Gutiérrez si contenderà il posto. In attacco, in attesa di Lukaku, l'alternanza tra la fisicità di Lucca e la profondità di Hojlund darà a Conte soluzioni sempre diverse, per una squadra camaleontica e imprevedibile.
Il mercato: 10 colpi per 147 milioni di euro
La lista dei nuovi arrivi è impressionante per qualità ed equilibrio: Milinkovic-Savic, Beukema, Marianucci, Gutierrez, Elmas, De Bruyne, Lang, Barido, Lucca e Højlund. Spiccano, ovviamente, i colpi "all'inglese" De Bruyne e Højlund, che aumentano il tasso di esperienza internazionale della squadra.
L'investimento totale è stato di 147,5 milioni di euro (senza contare i bonus e i riscatti futuri), una cifra imponente ma sostenibile, finanziata in gran parte dalle cessioni eccellenti di Kvaratskhelia (PSG) e Osimhen (Galatasaray), che hanno portato nelle casse del club circa 210 milioni.
Monte ingaggi da top club: si vola a 160 milioni
L'ambizione si misura anche dal costo del lavoro. Come sottolinea Il Corriere dello Sport, il Napoli ha aumentato il proprio monte stipendi del 35%, raggiungendo la cifra record di 160 milioni di euro lordi. Un'impennata dovuta ai nuovi, pesanti ingaggi di De Bruyne (5,5M), Hojlund (5M) e Lukaku (6M), oltre ai recenti rinnovi.
È il segnale più forte di un club che si sente pronto per il grande salto, supportato dai ricavi della Champions e dalla prospettiva del Mondiale per Club. La rivoluzione è completata, ora la parola passa al campo.