
Gol annullato, ma giallo confermato: la spiegazione del caso Lang in Torino-Napoli. La delusione per una sconfitta amara, la beffa di un gol del pareggio trovato e poi annullato. Ma nel finale concitato di Torino-Napoli c’è stato un episodio che ha lasciato perplessi molti tifosi: il cartellino giallo mostrato a Noa Lang, e non ritirato dall’arbitro Marcenaro, nonostante la rete dell’olandese fosse stata cancellata dal VAR. Una decisione che sembra illogica, ma che in realtà ha una spiegazione precisa nel regolamento.
Cosa è Successo: l’Esultanza e l’Intervento del VAR
La scena si svolge in pieno recupero. Il Napoli trova il gol dell’1-1 con un tap-in di Noa Lang. L’attaccante, in un impeto di gioia, si toglie la maglia per festeggiare sotto il settore ospiti. L’arbitro, come da prassi, estrae immediatamente il cartellino giallo. Pochi istanti dopo, però, il VAR richiama il direttore di gara: la posizione di Lang è irregolare, fuorigioco. Gol annullato e risultato che resta sull’1-0 per il Torino. Ma il giallo sul tabellino rimane.

Perché il Cartellino Giallo non è stato Annullato?
Ecco la spiegazione, che si trova nelle pieghe del regolamento del gioco del calcio. L’ammonizione viene confermata perché il gesto di togliersi la maglia non è punito in quanto “fallo di gioco”, ma come “comportamento antisportivo”. Si tratta di un’eccessiva esultanza, sanzionata a prescindere da ciò che accade successivamente sul campo.
In altre parole, l’arbitro punisce l’azione (il togliersi la maglia), non la sua conseguenza (il festeggiamento di un gol). Il fatto che la rete venga annullata dal VAR non cancella retroattivamente il comportamento antisportivo già avvenuto e sanzionato. L’ammonizione, quindi, resta valida a tutti gli effetti. Una beffa per il giocatore del Napoli, ma una decisione formalmente corretta.