
C’è una data cerchiata in rosso sul calendario di Alessandro Buongiorno: sabato 18 ottobre. All’orizzonte non c’è una partita qualunque, ma la “sua” partita. Quella del cuore. Il ritorno a casa, nello stadio che lo ha visto crescere, contro i colori granata che ha indossato fin da bambino. E la notizia più bella è che lui, dopo l’ennesimo stop, ci sarà. Il calvario è finito, Conte ritrova il suo leader difensivo nel giorno più speciale.
L’Infortunio e la Voglia di Tornare Protagonista
L’inizio di stagione di Buongiorno è stato un percorso a ostacoli. Dopo un primo infortunio, era rientrato carburando, ma la sfortuna si è accanita di nuovo contro il Pisa: “lesione di basso grado del muscolo adduttore“. Un altro stop, altre partite saltate, tra cui la sfida di Champions. Ma ora il peggio è alle spalle. La tabella di marcia è stata rispettata e il tempo a disposizione è quello giusto per presentarsi a Torino al meglio della condizione.

Perché è Fondamentale per il Napoli di Conte
Il rientro del difensore è una boccata d’ossigeno per Antonio Conte. Il tecnico del Napoli non vede l’ora di riaverlo per ritrovare quel “clean sheet” che manca addirittura dalla seconda giornata di campionato. Con Rrahmani ancora ai box, Buongiorno è l’uomo designato per riportare ordine e solidità. La sua fisicità, la sua capacità di accettare il duello uno contro uno e la sua rapidità nel coprire il campo sono caratteristiche uniche nella rosa azzurra. “Un possibile futuro capitano”, disse di lui Conte, elogiando prima l’uomo e poi il calciatore.
Il Destino nel Segno del Gol (sotto gli occhi di Conte)
Torino, per Buongiorno, è una vita intera. 109 presenze in prima squadra, un percorso iniziato a cinque anni e culminato con la fascia di capitano. Un amore tale da fargli rifiutare, in passato, la corte della Juventus. E l’ultimo incrocio con il Napoli, il 7 gennaio 2024, sembra scritto dal destino. In quella partita, Buongiorno segnò di testa proprio agli azzurri. E in tribuna, a osservarlo, c’era un allora spettatore interessato: Antonio Conte. Pochi mesi dopo, si sarebbero ritrovati a lottare per la stessa maglia. Ora tornano in quello stadio, insieme, per riprendersi il campionato.