
Il ruolo più rigido del calcio, quello in cui la titolarità sembrava un dogma, a Napoli non esiste più. Antonio Conte ha ufficialmente aperto il ballottaggio tra i pali, creando una “poltrona per due” che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. Da un lato Alex Meret, l’uomo dei due scudetti, dall’altro Vanja Milinkovic-Savic, il nuovo arrivato che si è subito imposto. Una sfida inedita che sta ridisegnando le gerarchie in casa azzurra.
Equilibrio Perfetto: 4 Partite a Testa, ma con Numeri Diversi
Finora, la gestione di Conte è stata salomonica: quattro presenze per Alex Meret, quattro per Vanja Milinkovic-Savic. Ma i risultati sono stati diversi. L’italiano ha blindato la porta in due occasioni, subendo quattro reti nelle sue uscite. Il serbo, invece, ha sempre incassato gol nelle partite giocate, quelle contro avversari di maggior calibro come Manchester City e Sporting. Indizi che fanno pensare a una scelta precisa: Meret portiere da campionato, Milinkovic-Savic da coppa? Il prossimo tour de force ci darà la risposta.

Il Retroscena di Meret: un Rinnovo per Amore (e per Sfida)
La vera storia, però, è quella della scelta di Meret. Pur sapendo dell’arrivo di un concorrente così ingombrante, e potendo liberarsi a parametro zero in estate, l’ex Udinese ha deciso di restare. Convinto da Manna e Conte, ha firmato un rinnovo biennale, respingendo l’idea di cercare una maglia da titolare altrove. Una scelta di cuore, dettata dall’amore per i colori azzurri, ma anche dalla voglia di non abdicare. “Lui non si sente una riserva, e fa bene”, si legge nell’articolo. Non vuole inserirsi nel mercato di gennaio: la sfida è adesso, a Castel Volturno.
Addio al Dodicesimo Uomo: la Rivoluzione di Conte
Questa alternanza è figlia di un calcio moderno e di un ciclo terribile che vedrà il Napoli giocare sette volte in ventidue giorni. Non esiste più il portiere di riserva condannato alla panchina. Per Conte servono due titolari, due giocatori pronti a tutto. Milinkovic-Savic, che ha rinunciato alla nazionale per un problema alla schiena, ha sfruttato la sosta per una full immersion nel metodo Conte. La sfida è lanciata. La porta del Napoli, da oggi, non ha più un unico padrone.