Calcio Napoli

Napoli-Sporting, Conte incorona Milinkovic-Savic: “Merito tuo”, il labiale che vale più di un gol

Gli azzurri battono 2-1 lo Sporting. Decide Hojlund, ma l'eroe è Milinkovic-Savic. Il tecnico a fine gara corre ad abbracciarlo: il labiale non lascia dubbi.

Una doppietta di Hojlund, due assist magici di De Bruyne. Ma l’eroe della notte del Maradona, per Antonio Conte, ha un altro nome. Al triplice fischio di Napoli-Sporting, mentre lo stadio esplodeva per una vittoria fondamentale, il tecnico non è andato ad abbracciare i suoi attaccanti. È corso dritto verso Vanja Milinkovic-Savic, lo ha stretto a sé e gli ha urlato due parole che valgono un’investitura: “Merito tuo”.

La Vittoria che Scaccia la Crisi

Dopo la doppia sconfitta con City e Milan, serviva una risposta. Ed è arrivata. Il Napoli batte 2-1 i campioni di Portogallo, conquista i primi tre punti nel suo cammino europeo e ritrova il sorriso. Una vittoria costruita sulla classe immensa di Kevin De Bruyne, capace di inventare due assist al bacio per la doppietta di un cinico Rasmus Hojlund, che ha punito i portoghesi prima nel primo tempo e poi a dieci minuti dalla fine, dopo il loro momentaneo pareggio su rigore.

La Parata che Vale Tre Punti

Ma la copertina, come ha certificato Conte, se la prende il gigante serbo. Nel finale, sul risultato di 2-1, con lo Sporting all’assalto, Milinkovic-Savic ha compiuto un intervento prodigioso su un tiro a botta sicura dell’ex leccese Hjulmand. Una parata istintiva, potente, che non ha solo salvato il risultato, ma ha letteralmente blindato la vittoria. Un intervento che vale quanto un gol, forse anche di più.

L’Incoronazione del Mister

Ecco perché, al fischio finale, tutti sono corsi ad abbracciare il portiere. E il gesto di Conte, un allenatore che non regala mai complimenti a caso, è la consacrazione definitiva. Quel “merito tuo” urlato a pieni polmoni è il riconoscimento a un giocatore che, in silenzio, si è preso il Napoli. La notte del Maradona ha tre eroi, ma per il condottiero azzurro, il più importante è stato quello con i guantoni.

Marco Ascione

Classe 1985, campano verace, racconta da vicino il Napoli, seguendo la squadra in ogni stadio d’Italia. Penna vibrante, cuore da tifoso e occhio da cronista, Marco è la voce sul campo di Napolissimo: dalle conferenze stampa agli allenamenti, dai tunnel agli spogliatoi. Per lui, ogni trasferta è una storia da raccontare.