Napoli oggi

Crollo Napoli a Lisbona: Mourinho batte Conte. Decidono Rios e Barreiro

Dopo due vittorie di fila, stop brusco al Da Luz. Mourinho sorprende Conte con il pressing alto e l'intensità. Gli azzurri pagano un approccio soft e gli errori individuali. La strada per gli ottavi ora è in salita.

Notte fonda in Europa. Il Napoli si sveglia tardi e perde 2-0 contro un Benfica affamato. La squadra di Conte paga un avvio shock (sotto dopo 20 minuti per gol di Rios) e l’incapacità di reagire del reparto offensivo. A inizio ripresa la magia di tacco di Barreiro (49′) chiude i giochi. Con questa sconfitta, gli azzurri restano bloccati a 7 punti nel girone unico: la qualificazione diretta si allontana, ora servono punti contro Copenhagen e Chelsea per blindare almeno i playoff.

Sconfitta Napoli Benfica Champions League Conte deluso
Sconfitta Napoli Benfica Champions League Conte deluso

Blackout al Da Luz: la mossa a sorpresa di Mou

José Mourinho l’ha vinta sulla scacchiera. Lo Special One ha sorpreso Antonio Conte lasciando in panchina il bomber Pavlidis e schierando Ivanovic, più mobile, per non dare punti di riferimento alla difesa a tre azzurra (Beukema-Rrahmani-Buongiorno).

Per 25 minuti c’è stata una sola squadra in campo. Il Napoli è rimasto negli spogliatoi, soffocato dal pressing lusitano. Il gol dell’1-0 (20′) è la fotografia del momento: cross innocuo, Scott McTominay (solitamente perfetto, come analizzato nel nostro speciale sul nuovo ruolo) sbaglia il disimpegno e regala a Rios la palla del vantaggio.

La reazione sterile e il colpo di grazia

Dopo lo schiaffo, il Napoli ha provato a rialzarsi spinto da Di Lorenzo e dai soliti strappi di Neres, ma è mancato il terminale offensivo. Rasmus Hojlund, lontano parente del giocatore ammirato contro la Juventus, è stato annullato dalla difesa portoghese.

A inizio ripresa, la doccia gelata: mentre Conte preparava i cambi (dentro Politano e Spinazzola), il Benfica ha raddoppiato. Ancora Rios protagonista, palla dentro e tocco di tacco geniale di Barreiro che anticipa tutti. Sul 2-0 la partita è finita virtualmente, nonostante la generosità di un Napoli troppo impreciso per fare male.

Le Pagelle del Napoli: chi si salva e chi affonda

Ecco i voti della disfatta portoghese, dove poche luci si accendono nel buio:

  • Neres (6): L’unico a provarci davvero. Si accende a sprazzi, predica nel deserto.
  • Milinkovic-Savic (6): Rischia coi piedi, ma evita un passivo peggiore con due parate. Poteva fare meglio  sui gol.
  • Beukema (5.5): Soffre la velocità del Benfica, sostituito all’intervallo per scelta tattica/tecnica.
  • Hojlund (5): Fantasma. Mai pericoloso, perde tutti i duelli fisici. Un passo indietro preoccupante dopo i segnali di risveglio in campionato.
  • McTominay (6): Lotta in mediana anche quando la barca affonda, è l’ultimo ad arrendersi.
  • Lang (6): Anche quando Conte gli cambia posizione è tra più vivaci e pericolosi del Napoli.

IL TABELLINO: BENFICA-NAPOLI 2-0

RETI: 20’ Rios, 49’ Barreiro.

BENFICA (4-2-3-1): Trubin 6; Dedic 6.5, T. Araujo 7, Otamendi 6.5, Dahl 6.5; Barrenechea 7, Rios 8 (MVP); Aursnes 6, Barreiro 7.5, Sudakov 6; Ivanovic 6.5.

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema (46’ Politano), Rrahmani, Buongiorno (59’ Juan Jesus); Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera (46’ Spinazzola); Neres, Hojlund, Lang (74’ Lucca). All. Conte.

📌 Dopo la partita: il punto

Com’è la classifica del Napoli?
Gli azzurri restano a 7 punti dopo 5 giornate. Una media che non garantisce la Top 8 (qualificazione diretta) e costringe a guardarsi alle spalle per restare nei primi 24 posti (zona playoff).

Cosa ha sbagliato Conte?
L’approccio iniziale è stato troppo passivo (“Siamo partiti con 25 minuti di ritardo”, si dirà). Anche i cambi all’intervallo (fuori un difensore, dentro una punta) non hanno sortito l’effetto sperato.

Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.