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Infortuni Napoli, parla l’ex di Conte e svela tutto: “Non è colpa degli allenamenti, la vera causa è un’altra”

La crisi infortuni che sta fermando la squadra ha radici precise. L'uomo dello Scudetto smonta i luoghi comuni e spiega le soluzioni scientifiche che nessuno sta considerando.

Diciassette infortuni in meno di quattro mesi. Il Napoli è in piena emergenza, una crisi che va oltre la semplice sfortuna e che ha scatenato la caccia al colpevole. Gli allenamenti di Conte sono troppo duri? Lo stress delle troppe partite è insostenibile? A smontare pezzo per pezzo questi luoghi comuni è una voce autorevolissima: Tiberio Ancora, il personal trainer che un anno fa contribuì in modo decisivo a forgiare il Napoli Scudettato di Conte. La sua diagnosi è netta: le cause vanno cercate altrove.

Cause infortuni Napoli: l'ex preparatore di Conte svela la verità
Tiberio Ancora, ipersonal trainer specializzato in allenamento di forza funzionale, Antonio Conte lo aveva voluto con sé nello staff che un anno fa portò alla conquista del quarto scudetto

Infortuni Napoli, perché non è colpa degli allenamenti di Conte: parla l’esperto

La prima, grande, accusa mossa al tecnico viene liquidata senza appello. A chi gli chiede se la metodologia di Conte sia la causa, Ancora risponde secco: “È una sciocchezza. E allora perché l’anno scorso le cose sono andate diversamente? Eppure la tipologia di allenamenti è la stessa”. Secondo l’esperto, è impensabile che “dall’oggi al domani i muscoli diventino d’argilla“. La causa non può risiedere in un metodo che solo pochi mesi fa ha prodotto una macchina perfetta.

Troppe partite e stress nel Napoli? “Anacronistico a novembre”, secondo Ancora

Anche il secondo grande alibi viene demolito. L’idea che il doppio impegno campionato-Champions stia “prosciugando” la squadra è, secondo Ancora, anacronistica. “Quante partite sono state giocate? Una quindicina. Se affrontassimo questo ragionamento a marzo, dopo sette mesi, allora sì… sarebbe normale parlare di stress. Ma adesso è semplicemente troppo presto”. L’esperto sottolinea che la vera sfida per un calciatore top, nel calcio fisico di oggi, è proprio quella di adeguarsi ai ritmi e sposare la causa a 360 gradi, come richiede un allenatore come Conte.

“Basta fesserie”: la sentenza dell’esperto su Conte e lo stress

La prima tesi smontata è quella più comoda: dare la colpa all’allenatore. “È una fesseria”, taglia corto Ancora. “E allora perché l’anno scorso le cose sono andate diversamente?”. L’esperto demolisce anche l’alibi del doppio impegno, definendolo “anacronistico” a novembre. La causa del problema, insinua, è più profonda, più scientifica e, forse, più scomoda.

Il Metodo-Scudetto di Ancora: i 3 pilastri (forse) oggi trascurati

Se la colpa non è di Conte né del calendario, dov’è il problema? Ancora non accusa, ma insegna. Ricorda, con una precisione quasi chirurgica, i tre pilastri scientifici su cui si fondava il suo “Metodo-Scudetto”, lo stesso che rese il Napoli una macchina d’acciaio:

  1. La Forza Funzionale (non solo muscoli): L’importanza di valutazioni tecniche per assicurarsi che la forza sia applicata correttamente. “La forza senza tecnica ti porta all’infortunio”, afferma, ricordando il suo approccio basato su dati.
  2. Il Carburante (Alimentazione e Integrazione): Un protocollo scientifico su dieta e idratazione non è un optional, ma una “componente fondamentale” per l’efficienza fisica.
  3. La Prevenzione (Gestire il Rischio): La capacità di analizzare i dati di ogni atleta per stimare una “percentuale di rischio”, consigliando lo staff sulla gestione dei minuti in campo.

La Domanda Scomoda: il Napoli sta ancora applicando questo protocollo?

Ed è qui che le parole di Ancora diventano una spina nel fianco. Spiegando come si vincono le battaglie contro gli infortuni, l’esperto solleva una domanda inevitabile che aleggia su Castel Volturno: il Napoli, dopo il suo addio, sta ancora applicando questo livello di dettaglio maniacale alla preparazione? Lo staff attuale è “eccellente”, precisa, ma la sua lezione sul campo solleva un dubbio strategico a cui solo i risultati potranno, alla fine, rispondere. E per ora, i risultati dicono 17 infortuni.

Le vere cause degli infortuni nel calcio: il protocollo scientifico di Ancora

Se non sono gli allenamenti e non sono le troppe partite, qual è la causa? Ancora, parlando del suo metodo, sposta l’attenzione su un approccio scientifico e olistico alla preparazione. La vera prevenzione, spiega, risiede in un “ricondizionamento complessivo“che va ben oltre il campo.

Domande Frequenti (FAQ)

È colpa degli allenamenti di Conte se il Napoli ha tanti infortuni?

No. Secondo l’ex preparatore Tiberio Ancora, che ha lavorato con Conte, questa è una “sciocchezza”, poiché la metodologia di allenamento è la stessa che l’anno precedente ha portato a grandi successi con meno infortuni.

Le troppe partite sono la causa della crisi infortuni del Napoli?

Secondo l’esperto Tiberio Ancora, è “anacronistico” parlare di stress da troppe partite a novembre. Questo tipo di problema fisico e psicologico, spiega, può emergere a fine stagione, non dopo appena 15 gare disputate.

Quali sono le vere cause degli infortuni nel calcio moderno?

Le vere cause risiedono in un approccio non scientifico alla preparazione. Secondo l’esperto, la prevenzione si basa su un protocollo che unisce forza funzionale, tecnica di allenamento, alimentazione corretta e integrazione mirata per ogni singolo atleta.



Marco Ascione

Classe 1985, campano verace, racconta da vicino il Napoli, seguendo la squadra in ogni stadio d’Italia. Penna vibrante, cuore da tifoso e occhio da cronista, Marco è la voce sul campo di Napolissimo: dalle conferenze stampa agli allenamenti, dai tunnel agli spogliatoi. Per lui, ogni trasferta è una storia da raccontare.