De Bruyne, ritorno dolce-amaro a Manchester: fuori al 26′ dopo il rosso a Di Lorenzo
"King Kev" acclamato dai tifosi del City ma sacrificato da Conte dopo il rosso a Di Lorenzo: uscita anticipata

Doveva essere la sua notte, il ritorno del Re nella sua vecchia casa. Ma la favola di Kevin De Bruyne all’Etihad Stadium si è trasformata in un racconto amaro, interrotto bruscamente dopo meno di mezz’ora. Non per un infortunio, non per una prestazione deludente, ma per una crudele scelta tattica, resa inevitabile dal destino.

“King Kev”: l’Accoglienza da Brividi
L’atmosfera, al suo ingresso in campo, era stata da brividi. I tifosi del Manchester City non hanno dimenticato i loro eroi. Striscioni ovunque: “King Kev”, “Once a Blue, Always a Blue”. Un tributo toccante per il fuoriclasse che per nove anni ha illuminato il loro stadio. Un’accoglienza che sembrava il preludio perfetto per una serata da protagonista, da avversario rispettato e mai dimenticato.
La Doccia Fredda: il Rosso che Cambia Tutto
Ma al 18′ minuto, la partita e la serata di De Bruyne cambiano per sempre. L’intervento di Di Lorenzo su Haaland, la revisione al VAR e l’inevitabile cartellino rosso per il capitano del Napoli. La squadra di Conte si ritrova in dieci uomini, costretta a ridisegnare completamente il suo assetto per resistere all’assedio imminente. E in situazioni del genere, serve un sacrificio.
La Sostituzione Inevitabile
La vittima designata, quasi per ironia della sorte, è proprio l’uomo più atteso. Al minuto 26, la lavagnetta del quarto uomo si alza e il numero di De Bruyne compare. Antonio Conte è costretto a togliere il suo fantasista per inserire un difensore, Mathías Olivera, e riequilibrare la squadra. La festa di “King Kev” finisce qui.
L’uscita dal campo è l’istantanea perfetta della sua notte agrodolce: il volto deluso del campione, e gli applausi scroscianti di tutto lo stadio, i suoi vecchi tifosi e anche quelli nuovi del Napoli, che gli rendono omaggio. Un ritorno indimenticabile, ma per le ragioni sbagliate.