De Laurentiis : "Non sono mai sazio"| La confessione su Conte che spiazza tutti
Aurelio De Laurentiis rompe il silenzio e svela i retroscena dello Scudetto. Su Conte una rivelazione che cambia tutto.

Quando Aurelio De Laurentiis prende il microfono di Radio CRC, sa sempre come tenere tutti col fiato sospeso. E anche stavolta il patron del Napoli non ha deluso le aspettative, regalando dichiarazioni che faranno discutere per settimane. Con il quarto Scudetto conquistato e la città ancora in festa, il presidente azzurro ha scelto di aprire il cuore davanti ai microfoni dell'emittente partner.
"Come posso essere mai sazio io?"
Ha esordito De Laurentiis, con quella sicurezza che lo contraddistingue da sempre. E in quella frase c'è tutto: l'ambizione di un uomo che in quarant'anni di cinema non ha mai conosciuto fallimenti, e che ora vuole ripetere la magia anche nel calcio.

Il retroscena sulla telefonata mattutina che ha cambiato tutto
Ma è quello che ha rivelato su Antonio Conte a lasciare davvero senza parole. "State sereni" - ha detto il presidente, con un sorriso che traspariva anche dalla radio. Una frase che suona come una rassicurazione, ma che nasconde molto di più.
Il tecnico salentino, protagonista assoluto di questo trionfo azzurro, ha un contratto di tre anni e De Laurentiis non ha intenzione di lasciarselo sfuggire. "È un grandissimo allenatore ed un uomo straordinario, che mi meraviglia sempre di più" - ha confessato il patron, svelando un lato inedito del rapporto con il suo condottiero.
Il dettaglio che ha colpito tutti? L'episodio della preghiera per il piccolo Daniele. "Questa mattina andrà probabilmente a fare una preghiera per il piccolo Daniele e questo mi ha riempito di gioia" - ha raccontato De Laurentiis, mostrando come dietro al vincente ci sia sempre l'uomo.
Dal Papa al nuovo centro sportivo: i progetti che spiazzano
Non è finita qui. Perché De Laurentiis ha sganciato un'altra bomba: "Martedì il Napoli sarà ricevuto da Papa Leone XIV". Un'udienza speciale per celebrare lo Scudetto, tenuta segreta fino all'ultimo momento. "Non l'avevo ancora detto ai ragazzi" - ha ammesso il presidente, rivelando la sua capacità di stupire sempre.
Ma è sui progetti futuri che De Laurentiis ha davvero impressionato. Il nuovo centro sportivo non è più un sogno: "Dobbiamo iniziare a settembre perché dobbiamo lasciare Castel Volturno". Un investimento massiccio che testimonia l'ambizione di un club che vuole competere "con le squadre più importanti al mondo".
E poi c'è il Maradona. 45 salottini nel terzo anello più altri 25 in zona dirigibile - ecco il progetto che De Laurentiis ha in mente per rendere lo stadio ancora più unico. "Non possiamo avere il campo così lontano dagli spalti" - ha spiegato, immaginando un impianto che possa trasformare il dodicesimo uomo "anche nel ventesimo uomo in campo".

La filosofia che fa la differenza
Quello che emerge dalle parole del presidente è una filosofia chiara: vincere con i conti a posto. "Mi trovo spesso in difficoltà quando discuto con bravissimi direttori generali che però non sono proprietari" - ha ammesso De Laurentiis, toccando uno dei nodi cruciali del calcio moderno.
Un modello che fa scuola, soprattutto in un'epoca dove l'indebitamento sembra la norma anche per i club più ricchi. "Se è indebitato il calcio inglese che è il più ricco, vuol dire che c'è qualcosa che istituzionalmente non funziona" - l'analisi lucida di un imprenditore che ha fatto della sostenibilità la sua arma vincente.
L'uomo dietro il successo
C'è un momento dell'intervista che rivela tutto: quando De Laurentiis racconta del regalo della figlia Valentina. "La maglia con la scritta Campioni d'Italia" - un gesto semplice che lo ha emozionato più di ogni trionfo. "Adesso me la metto, vado a Ischia con il mio giubbotto nero di Armani e sotto la maglia" - ha scherzato, mostrando il lato più umano di un presidente che spesso viene visto solo come businessman.
La fame di vittorie che lo contraddistingue non si è mai spenta. Anzi. "Io sono sempre affamato" - ha confessato, riferendosi non solo al calcio ma alla vita in generale. Una mentalità che spiega come sia riuscito a portare il Napoli dal baratro della Serie C alla vetta della Serie A.
Con Conte al timone e progetti faraonici all'orizzonte, il Napoli di De Laurentiis non ha intenzione di fermarsi. Lo Scudetto 2024/25 potrebbe essere solo l'inizio di un nuovo ciclo vincente. E quando il presidente dice "state sereni", forse è davvero il caso di credergli.