
De Laurentiis show: “Nuovo film in lavorazione, ma Napoli è una città matrigna”. Un fiume in piena, come sempre. Alla presentazione del film sul quarto scudetto, “AG4IN“, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non si limita a parlare del passato, ma lancia bombe sul futuro e si lascia andare a uno sfogo amaro sulla città.
L’Annuncio a Sorpresa: “Stiamo già girando il nuovo film”
La notizia più clamorosa arriva subito. Il progetto cinematografico non si ferma. “Stiamo già girando le scene di questa stagione, ci sarà una continuazione”, ha annunciato il presidente. Un’idea ambiziosa, che racconterà la nuova stagione con la Champions League, con l’intenzione di entrare anche negli spogliatoi avversari. “Magari andando a dire ‘vi state cagando sotto?'”, ha scherzato. Un progetto che andrà avanti a prescindere dal risultato finale, come confermato dal responsabile della comunicazione Lombardo.

Lo Sfogo Amaro: “Napoli è una città matrigna”
Poi, il tono cambia. Parlando di grandi artisti come Pino Daniele e Troisi, De Laurentiis attacca: “Questa città è matrigna. Sono tutti andati a vivere a Roma. È una cosa che fa male, io cancellerei la mia casa di Roma per averla uguale a Napoli”. Ma il motivo è amaro: “Qui non si può fare perché ho visto cosa hanno combinato al povero Ferlaino, ti vengono a scrivere sotto casa. A Napoli si può stare solo in albergo“.
I Retroscena su Conte e Maradona
La conferenza è stata anche l’occasione per svelare alcuni retroscena. Su Antonio Conte, il responsabile comunicazione Nicola Lombardo è categorico: “Non ha chiesto di tagliare nulla, è rimasto felicissimo del film e si è prestato a tutto”. Viene confermata la sua aura da “sergente di ferro”, ma anche la sua piena adesione al progetto.
De Laurentiis ha anche rivelato un sogno rimasto nel cassetto: “Avevamo in mente un progetto con un film dedicato a Maradona. Eravamo d’accordo per fare ulteriori interviste a Buenos Aires, ma la sua scomparsa ci ha costretti a cambiare i piani”. Infine, una visione sul futuro: “Con l’intelligenza artificiale sarà ancora più interessante: potremo inventare storie nuove. Il massimo della napoletanità diventa internazionalizzazione”.