Napoli, la doppia ingiustizia: un fallo cancellato e un leone processato

L'azione del rosso a Di Lorenzo viziata da un'irregolarità del norvegese ignorata dal VAR. E la stampa del nord attacca ingiustamente McTominay.

C’è un sapore amaro che si mescola all’orgoglio, questa mattina. È il sapore che ogni tifoso del Napoli conosce bene. Ti svegli, apri i giornali e capisci che si gioca un’altra partita, quella dell’informazione. Mentre al Nord si tessono le lodi dei soliti noti, si costruiscono miti su un gol ogni 35 minuti, la grande prova di cuore e rabbia del Napoli a Manchester viene relegata a una nota a margine, o peggio, a una critica ingiusta.

Il Fallo di Di Lorenzo

L’Ingiustizia che ha Deciso la Partita

Parliamoci chiaro, perché a Napoli non abbiamo anelli al naso. L’espulsione di Di Lorenzo ha spaccato in due la partita. E sul fallo del capitano, in sé, c’è poco da dire: Haaland è lanciato a rete, l’intervento è scomposto. Ma il punto non è questo. Il punto è ciò che è successo un secondo prima, e che un intero sistema ha deciso di ignorare.

L’azione che porta al rosso nasce da un fallo netto, evidente, di Haaland su Beukema. Un colpo col braccio che sbilancia il nostro difensore e libera il norvegese. Il regolamento parla chiaro: una On-Field-Review deve analizzare l’intera azione dall’inizio. Perché, allora, l’arbitro Zwayer e la sala VAR si sono fermati al secondo atto della scena, ignorando il primo? Perché non si è voluta vedere l’irregolarità che ha dato il via a tutto? Questa non è una svista. È un errore che grida vendetta, una decisione che ha condannato il Napoli a 70 minuti di trincea e che ha falsato una partita che, come ha detto Conte, “in 11 contro 11 non so come sarebbe finita”.

Il Processo a McTominay: la Disonestà Intellettuale

Ma la beffa non finisce qui. Arriva la mattina, e leggi le pagelle, i commenti. E scopri che il bersaglio diventa Scott McTominay. Il miglior centrocampista della Serie A, un giocatore che sta dominando il campionato, viene processato per una partita in cui ha dovuto indossare l’elmetto e sacrificarsi come un leone insieme a tutta la squadra. Leggere che “ha faticato in fase passiva” contro il City, in 10 contro 11, è di una disonestà intellettuale disarmante.

Cosa avrebbe dovuto fare? Pungere? Creare? O forse lottare, correre per due, chiudere gli spazi e dare tutto per la maglia? Ha fatto esattamente quello che un leader fa in una situazione disperata. Ma è più facile criticare un giocatore del Napoli che ammettere la prova eroica di un’intera squadra.

Il Nostro Orgoglio è la Loro Invidia

Ed è qui che l’amarezza si trasforma in orgoglio. Mentre loro celebrano i loro idoli di carta, noi ci teniamo stretti la fotografia di Politano che salva un gol sulla linea, i miracoli di Milinkovic-Savic, il sacrificio di McTominay, il coraggio di un allenatore che ha saputo dare un’anima a questa squadra.

Le ultimissime notizie calcio Napoli che contano non sono sui giornali di oggi. Sono nel cuore dei nostri giocatori e negli occhi dei nostri tifosi. Hanno provato a fermarci con un fischietto, provano a sminuirci con una penna. Non ci riusciranno. La sconfitta di Manchester non è una fine, è un inizio. È la consapevolezza che per vincere, noi dovremo sempre essere più forti di tutto e di tutti. Avanti Napoli. A testa altissima, oggi più di ieri.

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