Calcio Napoli

Il gesto di Conte sfuggito alle telecamere alla festa scudetto | Il retroscena della sua scelta

Napoli in trionfo, ma il tecnico si defila nel momento clou: ecco perché Conte ha preferito un passo indietro.

Il tripudio del Maradona, l'azzurro che colora il cielo, il capitano Giovanni Di Lorenzo che solleva al cielo la coppa del quarto, indimenticabile scudetto del Napoli. Immagini destinate all'eternità, che ogni tifoso porterà nel cuore. Eppure, in quel frastuono di gioia e cori, c'è stato un momento, un dettaglio "sfuggito alle telecamere" o quasi, che racconta molto, se non tutto, dell'uomo che ha guidato questa cavalcata trionfale: Antonio Conte. Mentre i suoi ragazzi erano sotto i riflettori, lui, il condottiero, ha fatto una scelta precisa, un passo indietro carico di significato.

Nelle immagini della premiazione, infatti, l'occhio attento avrà notato come il tecnico leccese non fosse in prima fila, accanto ai suoi calciatori, nel momento più atteso. Che fine aveva fatto? Perché questa apparente "defezione" proprio sul più bello? La risposta svela l'essenza del suo essere allenatore: Conte era lì, defilato, alle spalle del gruppo, quasi in un angolo del palco. Stremato, certo, ma immensamente felice, con gli occhi lucidi di chi sa di aver compiuto un'impresa. Ma, soprattutto, con la ferma volontà che fossero loro, i "suoi ragazzi", i veri ed unici protagonisti di quella notte magica.

Il gesto di Conte alla festa scudetto Napoli: il retroscena
Antonio Conte defilato o alle spalle della squadra durante i festeggiamenti scudetto

"Prima i Ragazzi": Il Retroscena della Scelta di Conte

Conte ha preteso tantissimo dai suoi giocatori per tutta la stagione, ma ha anche dato loro ogni stilla della sua energia, della sua passione, della sua competenza. Ne ha elogiato pubblicamente il carattere, l'abnegazione, la capacità di non mollare mai, anche quando, dopo un'annata precedente complicata (quella del post terzo scudetto e dell'addio di Spalletti), tutto sembrava difficile. «Non si sono mai arresi, hanno creduto fino alla fine nel lavoro», ha sempre detto, «per questo dico che è lo scudetto di tutti. Di Scuffet chiamato a Bologna a giocare all'ultimo momento, di Rafa Marin, di Mazzocchi. Anche chi ha avuto meno minuti per stare in campo ci ha permesso di tenere alto il livello dell'allenamento con l'impegno che ci hanno messo».

E sono stati proprio loro, i suoi giocatori, a "tradirlo" in questo suo tentativo di restare nell'ombra, chiamandolo a gran voce perché uscisse dalle quinte, perché si prendesse la sua, meritatissima, porzione di gloria e di acclamazioni. Ma la sua natura è quella: le luci della ribalta, per Conte, non sono una necessità, nemmeno quando la copertina spetterebbe di diritto a lui.

Il gesto di Conte alla festa scudetto Napoli: il retroscena
La squadra del Napoli che festeggia con Antonio Conte

Come Mr. Wolf: Missione Compiuta, ma il Futuro è un Enigma

«Ogni cosa è stata fatta per il Napoli e per Napoli», aveva dichiarato alla vigilia della sfida decisiva col Cagliari. E al Napoli, alla sua gente, ha voluto lasciare il centro del palcoscenico. Un atteggiamento che ricorda quello di Mr. Wolf nel celebre film: arriva, risolve i problemi con efficacia chirurgica e, a compito finito, si defila senza cercare applausi. Ma la domanda che ora tutti i tifosi si pongono è: lo farà anche adesso? Il suo futuro a Napoli è un enigma.

La storia di Conte è costellata di trionfi e di addii, a volte inaspettati: mollò la Juve in ritiro, salutò l'Inter dopo uno scudetto. Non è uomo da tatuaggi celebrativi o da facili dichiarazioni d'amore eterno. Il suo modo di celebrare è più intimo, come quel post notturno con la foto del suo volto e due date: quella del suo precedente titolo (4/5/2023, probabilmente con l'Inter due anni prima, ndr) e quella del trionfo azzurro, 23/5/2025, accompagnata dalla frase "e ti ho sognato tutte le notti". Poche parole, perché per lui «tutto il resto è noia» e «chi vince scrive la storia e chi perde la legge».

Il libro della sua avventura napoletana è già storia, ma ci saranno altri capitoli? Le sue parole nella bolgia dei festeggiamenti lasciano una porta aperta: «Con De Laurentiis ho un ottimo rapporto, quest'anno abbiamo avuto la possibilità di conoscerci. Stiamo festeggiando insieme, siamo due vincenti». Ma Conte è anche consapevole che le sue richieste sul mercato sono "pane che pochi denti possono masticare". La decisione finale, come sempre, sarà un mix di cuore e ragione. E se dovesse essere addio, sarà l'addio di un vincente che ha scritto un'altra pagina indelebile della storia del Napoli.

Ludovica De Santis

Classe 1998, è la più giovane della redazione. Cura le tendenze social legate al Napoli e alla Serie A, intercettando umori, meme, tormentoni e dinamiche virali. Con lei, Napolissimo parla anche su TikTok, Instagram e nelle community Telegram. Il calcio è racconto, ma anche immagine. Ludovica lo sa bene.