Oltre alla trattativa per il nigeriano, il DS Manna è al lavoro su un piano parallelo per generare un enorme tesoretto. Una strategia chiara, in piena collaborazione con Conte, per finanziare la seconda ondata di acquisti con le cessioni "minori".
Mentre tutti gli occhi sono puntati sulla potenziale, maxi-cessione di Victor Osimhen, il Napoli sta costruendo in silenzio un'altra, fondamentale fonte di ricchezza. La direttiva di Antonio Conte è stata chiara: snellire la rosa e tenere solo chi è al centro del progetto. Questa decisione ha dato il via a un piano orchestrato dal DS Giovanni Manna per generare un tesoretto da quasi 100 milioni di euro attraverso la vendita di tutti quei giocatori considerati esuberi. Un capitale che servirà ad aumentare gli investimenti sul mercato in entrata.
La "Lista di Sbarco" di Conte: ecco chi porterà il tesoretto
La lista dei giocatori fuori dai programmi tecnici del nuovo allenatore è lunga e piena di nomi che hanno un ottimo mercato. Il lavoro di Manna è già in fase avanzata per trovare sistemazioni vantaggiose e fare cassa. I nomi più caldi in uscita sono quelli di Alessandro Zanoli e Michael Folorunsho, entrambi reduci da buone stagioni in prestito e molto richiesti in Serie A. A questi si aggiungono Jens Cajuste e Jesper Lindstrom, per cui il club cercherà di limitare le minusvalenze dopo una stagione deludente. Anche Alessio Zerbin e Pasquale Mazzocchi sono sul mercato, mentre la posizione di Giovanni Simeone resta in bilico: di fronte a un'offerta congrua, potrebbe partire per cercare più spazio. Il quadro si completa con Rafa Marin, vicino al Villarreal, e il giovane Hasa.
L'Obiettivo: Chiudere le Cessioni entro Metà Luglio
La strategia del Napoli ha una deadline precisa. La società punta a finalizzare la maggior parte di queste cessioni velocemente. Questo permetterebbe a Manna di avere un quadro chiaro del budget a disposizione e di accelerare con decisione sugli obiettivi in entrata ancora da definire. Consegnare a Conte una rosa già quasi completa per l'inizio del ritiro è la priorità assoluta. Il tesoretto da 100 milioni non è un'ipotesi. È un obiettivo concreto, la mossa a sorpresa per finanziare una seconda ondata di colpi da urlo.