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Napoli-Qarabag, cosa c’entra Scampia? Il gemellaggio, la via e Zaha Hadid

Dietro la sfida di Champions c'è un mondo in comune. Le due città si specchiano tra golfi identici, il fuoco sacro, le strade intitolate a Scampia e la firma delle archistar. E stasera quel fuoco deve accendersi al Maradona.

Gemelle diverse. Non tutti sanno che Napoli e Baku (la città del Qarabag) sono legate da un gemellaggio storico siglato nel 1972. La prova tangibile si trova a Nord di Napoli: nel quartiere di Scampia esiste “Via Baku”, così come nella capitale dell’Azerbaigian c’è una strada intitolata “Via Napoli”. Ma le coincidenze vanno oltre: stessa latitudine, culto del fuoco e un’architettura che parla la stessa lingua.

PANORAMICA GOLFO DI NAPOLI ACCANTO A GOLFO DI BAKU
Confronto Golfo di Napoli e Baku città gemellate

Il Parallelo 40 e la filosofia del Fuoco

La geografia non mente. Se tracciate una linea sul mappamondo all’altezza del 40° Parallelo Nord, essa trapassa il Vesuvio e arriva dritta sul Mar Caspio, a Baku. Le due città si guardano negli occhi alla stessa altezza del mondo.

Sono entrambe terre di fuoco. Napoli ha la lava del Vesuvio, Baku ha i famosi “Vulcani di Fango” e lo Yanar Dag (la montagna che brucia), che ha reso l’Azerbaigian la “Terra del Fuoco Sacro” dello Zoroastrismo.
Ed è qui che entra in scena la cultura pop napoletana: il profeta di questa religione era Zarathustra. Proprio il personaggio che ha ispirato Friedrich Nietzsche e, a cascata, il maestro Luciano De Crescenzo per il suo immortale “Così parlò Bellavista”. Senza Baku, forse, non avremmo avuto uno dei film più iconici su Napoli.

Da Napoli alla “Torre della Vergine”: i simboli

La connessione urbana è fortissima. Oltre allo scambio di strade c’è un parallelismo nei miti.
Napoli nasce dal corpo della sirena Parthenope, morta per amore. Baku ha il suo simbolo nella Torre della Vergine (Qız Qalası), legata a leggende di sacrificio femminile e acque profonde. Due città di mare, fondate sul mito e sulla malinconia che diventa musica: la canzone classica napoletana da una parte, il Mugam azero dall’altra, canti struggenti patrimonio dell’UNESCO.

Scampia: lo scambio delle Vie

Torniamo alla domanda iniziale: perché Scampia? Perché è lì che Napoli ha deciso di onorare fisicamente questo gemellaggio. La prova è a portata di click: ecco Via Baku su Google Maps, situata proprio nel cuore del quartiere a nord di Napoli. È il sigillo istituzionale a un’amicizia che va oltre il calcio.

In Champions al Maradona, dunque, non si sfideranno due estranei, ma due città che condividono latitudine, fuoco, architettura e… i nomi delle strade.

L'architetto Zaha Hadid. Il suo genio ha disegnato un ponte ideale tra Campania e Caucaso
L’architetto Zaha Hadid. Il suo genio ha disegnato un ponte ideale tra Napoli e Baku

La firma di una leggenda: il ponte tra Afragola e Baku

Se passate per la stazione dell’Alta Velocità di Napoli Afragola, state guardando un pezzo di storia dell’arte moderna. L’archistar irachena Zaha Hadid, scomparsa nel 2016 a Miami, ha lasciato la sua impronta indelebile in entrambi i luoghi prima di andarsene.

Hadid non era una progettista qualunque: inclusa dal Time tra le 100 persone più influenti al mondo, è stata la prima donna nella storia a vincere il Premio Pritzker (il Nobel dell’architettura) e la medaglia d’oro del RIBA. Il suo genio ha disegnato un ponte ideale tra Campania e Caucaso:

  • A Napoli Afragola ha creato la “Porta del Sud”, con le sue curve che richiamano un fiume in movimento.
  • A Baku ha firmato l’Heydar Aliyev Center, divenuto il simbolo della capitale azera nel mondo.

Stesse linee fluide, stessa mano visionaria. Martedì sera, dunque, Napoli e Qarabag si incontrano non solo su un campo da calcio, ma all’interno di una visione artistica condivisa che ha superato i confini del tempo.

Dal mito al campo: il “Fuoco” che serve al Maradona

Ma stasera la filosofia deve lasciare spazio all’agonismo. Al Maradona non ci sarà Zarathustra, ma Antonio Conte. E quel “fuoco sacro” di Baku servirà agli azzurri per accendere la Champions.

Come vi abbiamo raccontato nella conferenza stampa della vigilia, Conte ha chiesto di vincere per onorare la memoria di Diego Armando Maradona. Per farlo, si affiderà ancora al 3-4-3 che ha steso l’Atalanta, puntando tutto sulla vena realizzativa di chi deve ancora sbloccarsi in Europa. Il gemellaggio è bello, ma stasera l’ospitalità di Napoli si fermerà al fischio d’inizio: servono tre punti “vulcanici”.

📌 Napoli-Baku: le curiosità in breve

Dove si trova Via Baku a Napoli?

Si trova nel quartiere di Scampia. È stata intitolata così in onore del gemellaggio storico con la capitale dell’Azerbaijan.

Esiste una Via Napoli a Baku?

Sì, per reciprocità, l’amministrazione di Baku ha intitolato una strada alla città di Napoli (“Neapol Kucasi”).

Qual è il nesso tra De Crescenzo e Baku?

Il nesso è il profeta Zarathustra (culto nato a Baku), che ha ispirato Nietzsche, il quale a sua volta ha ispirato il titolo del celebre libro/film “Così parlò Bellavista” di De Crescenzo.

Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.