
Il punto della conferenza. Antonio Conte presenta la sfida Champions col Qarabag toccando tre temi caldi. 1) Il Cuore: “Voglio vincere per Maradona”, nell’anniversario della sua morte. 2) La Polemica: Su Gilmour e Spinazzola gela la sala stampa: “Non so quando tornano, parlassero i medici”. 3) La Tattica: Avanti con la difesa a 3 e centrocampo a 2 per necessità (“Siamo contati”).
Cosa ha detto Conte su Maradona e sull’insidia Qarabag?
L’emozione prima di tutto. Il calendario ha messo Napoli-Qarabag proprio nel giorno più sacro per i tifosi partenopei: l’anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona. Conte, che sa toccare le corde giuste, non si è nascosto.
“Sappiamo tutti cosa rappresenta Diego per questa città. Sarebbe bello dedicargli una vittoria”, ha esordito il tecnico. Un messaggio chiaro alla squadra: non si gioca solo per i tre punti (che servono come il pane, visti i soli 4 punti in classifica nel girone), ma per la memoria.
L’avversario, però, non va sottovalutato. Il tecnico ha definito gli azeri “la rivelazione della Champions”, ricordando che hanno fermato il Chelsea sul 2-2 e battuto il Benfica. “Hanno ritmi alti, servirà una grande gara per dare continuità alla straordinaria vittoria per 3-1 sull’Atalanta“, ha avvisato Conte.
Qual è la situazione infortunati? La stoccata di Conte sui medici
Qui la conferenza si è accesa. Se su Hojlund e Rrahmani il mister ha rassicurato tutti (“Sostituiti per scelta tecnica e stanchezza, avevano dato tutto”), il tono è cambiato drasticamente quando si è parlato degli altri assenti.
Alla domanda sui tempi di recupero di Billy Gilmour e Leonardo Spinazzola, Conte ha risposto con una frase sibillina che scarica le responsabilità:
“Mi piacerebbe ne parlassero di più i medici, sarebbe più appropriato. Non sono infortuni muscolari. Tempi di recupero? Non li so…”.
Una frase che lascia intendere un certo nervosismo per una gestione medica poco chiara o per tempi che si allungano misteriosamente, costringendo la squadra all’emergenza perenne.
Conte confermerà il modulo 3-4-3 anche in Champions?
La risposta è affermativa, ma con una precisazione importante: non è una scelta filosofica, è pura necessità. “La svolta sulla difesa a tre è figlia dell’emergenza infortuni”, ha spiegato Conte.
Il tecnico ha fatto un’analisi lucida della rosa: “Siamo rimasti con pochi giocatori a centrocampo. L’assenza di Anguissa ci costringe a giocare a due in mezzo (con Lobotka e McTominay). Questo assetto ci permette di avere almeno Elmas come cambio in panchina”. Insomma, finché l’infermeria non si svuota, il Napoli “camaleontico” resterà con questo vestito tattico.
Quando torna Lukaku? Le parole definitive su Napoli-Roma
L’ultima doccia fredda riguarda Romelu Lukaku. Il belga era presente allo stadio sabato, ma il campo è lontano. Chi sperava di vederlo contro la Roma domenica prossima deve rassegnarsi.
“Non è assolutamente pronto, ha ancora molto da lavorare”, ha tagliato corto Conte. L’allenatore ne riconosce il valore carismatico, ma dal punto di vista atletico Big Rom non è ancora arruolabile. Il peso dell’attacco resterà quindi sulle spalle di Hojlund e dei rinati Neres e Noa Lang (reduce dal primo gol), chiamati ora a “dare conferme” dopo l’ottima prova di sabato.
L’allenatore ne riconosce il valore carismatico nello spogliatoio (“In emergenza ci si mette l’elmetto e si sta vicini”), ma dal punto di vista atletico Big Rom non è ancora arruolabile. Il peso dell’attacco resterà quindi sulle spalle di Hojlund e dei rinati Neres e Lang, chiamati ora a “dare conferme” dopo l’exploit con l’Atalanta.
📌 Sintesi Conferenza Conte
Hojlund e Rrahmani giocano?
Sì, Conte ha confermato che stanno bene. Erano solo stanchi dopo le Nazionali.
C’è un caso Gilmour?
Le parole di Conte (“Parlino i medici”) suggeriscono frizioni o incertezze sui tempi di recupero non comunicati chiaramente.
Lukaku ci sarà con la Roma?
No. Conte ha detto chiaramente che “non è pronto”.