Calcio Napoli

Napoli, la città esplode per lo scudetto: Maradona sold-out | Maxischermi e la diretta RAI

Fervono i preparativi per il trionfo azzurro: tre maxi-schermi in città mentre cresce la richiesta per vedere Napoli-Cagliari in chiaro. Conte predica calma.

Un'attesa che si fa spasmodica, un sogno tricolore che accarezza una città intera. Napoli è letteralmente in ebollizione, pronta a esplodere in una festa che manca da troppo tempo. Dopo il pareggio al cardiopalma di Parma, la squadra di Antonio Conte ha il destino nelle proprie mani: una vittoria venerdì sera contro il Cagliari, in un Diego Armando Maradona che si preannuncia una bolgia, significherebbe il quarto, storico scudetto. E la città, dal canto suo, non si sta risparmiando per preparare un palcoscenico degno dell'impresa.

La febbre azzurra è palpabile in ogni angolo. Le istituzioni si sono mosse rapidamente: al termine di una lunga riunione in Prefettura, il Comune ha ufficializzato l'installazione di ben tre maxischermi per consentire a tutti, ma proprio a tutti, di vivere insieme le emozioni di Napoli-Cagliari. I giganti schermi sorgeranno in luoghi simbolo della città: la maestosa Piazza Plebiscito, il cuore popolare di Piazza Mercato e Piazza Esposito a Scampia. Un segnale forte di una festa che vuole essere inclusiva, un abbraccio collettivo a una squadra che ha fatto sognare.

Napoli, febbre scudetto: Maradona sold-out e maxischermi
Stadio Maradona sold out per la fida scudetto contro il Cagliari

Maradona Polverizzato, l'Appello per la Diretta RAI e l'Ombra del VAR

L'entusiasmo è tale che i biglietti per il Maradona sono andati letteralmente polverizzati in una manciata di ore. L'ufficialità del sold-out è arrivata quasi subito dopo l'apertura delle vendite, con code virtuali su TicketOne che hanno toccato la cifra record di quasi 400mila persone. Servirebbero, come ha sottolineato qualcuno, almeno otto stadi per contenere una passione così travolgente. Una caccia al biglietto che, purtroppo, ha alimentato anche il deprecabile fenomeno del bagarinaggio online, con prezzi schizzati fino a 500 euro. E non sono mancate le code fisiche, per ore, all'esterno delle ricevitorie autorizzate.

In questo clima di attesa spasmodica, si leva forte anche la voce di chi chiede che questo evento storico sia accessibile al maggior numero di tifosi possibile. Nino Simeone, Presidente della Commissione Mobilità, Infrastrutture e Protezione Civile del Consiglio comunale di Napoli, ha annunciato l'intenzione di formalizzare una richiesta urgente: «al Prefetto e al Tavolo della Sicurezza (...) affinché si attivino immediatamente presso la Lega Calcio, la RAI e Mediaset per assicurare la trasmissione in chiaro dell’ultima partita di campionato tra Napoli e Cagliari».

Napoli, febbre scudetto: Maradona sold-out e maxischermi
Il VAR ha negato un rigore sacrosanto a Neres

Mentre la città si veste a festa, non si possono però ignorare le tensioni e i "veleni" delle ultime settimane, con episodi arbitrali e interventi del VAR che hanno lasciato più di un dubbio e tanta amarezza, come il rigore prima concesso e poi revocato a Parma. L'ombra di decisioni discutibili pesa, e fa agitare chi si sta giocando un anno di sacrifici. Antonio Conte, da condottiero esperto, predica calma e concentrazione, sapendo che l'ultimo ostacolo, il Cagliari di un ex come Caprile (tifoso azzurro, che vorrà sicuramente dare il massimo), non sarà una passeggiata.

Napoli è un fenomeno di costume, capace di attirare "turisti-tifosi" da ogni angolo del pianeta. L'immagine di Conte e dei suoi ragazzi che corrono a condividere le emozioni con i propri sostenitori è il simbolo di un legame fortissimo. Ora manca l'ultimo passo, la vittoria numero ventiquattro, per consegnare alla storia "lo scudetto della fatica" e far esplodere una gioia che Napoli merita interamente.

Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.