
Il verdetto che il Napoli e i suoi tifosi aspettavano con ansia è arrivato. Gli esami strumentali a cui si sono sottoposti Stanislav Lobotka e Matteo Politano, entrambi usciti per infortunio contro il Genoa, hanno chiarito l’entità dei rispettivi problemi. Conte dovrà fare a meno di due pedine fondamentali, ma con due roadmap ben distinte per il recupero.
Stop di un Mese per Lobotka: ecco il suo obiettivo
L’infortunio più serio, come confermato dagli esami, è quello del regista slovacco. La sua lesione distrattiva all’adduttore lo costringerà a rimanere ai box per circa un mese. Di conseguenza, l’obiettivo dello staff medico è di rimetterlo in sesto per l’inizio di novembre. Salterà sicuramente un ciclo di partite cruciali, tra cui la trasferta di Torino, la sfida di Champions con il PSV e, soprattutto, la supersfida casalinga contro l’Inter.

Politano punta l’Inter: tempi più brevi per lui
Più ottimismo per Matteo Politano. La lesione al gluteo diagnosticata è meno grave e i tempi di recupero saranno più contenuti. Anche lui salterà sicuramente la partita contro il Torino e molto difficilmente verrà rischiato in Olanda. L’obiettivo chiaro dello staff medico è quello di recuperarlo pienamente per il big match del Maradona contro la sua ex squadra, l’Inter. La sosta per le nazionali arriva al momento giusto per accelerare la terapia e centrare questo importante appuntamento.

Il centrocampo senza il cervello
Lobotka assente significa centrocampo disarticolato. Non è una metafora. È una realtà tattica. Conte ha costruito il Napoli della prima parte di stagione attorno alla visione di gioco, alla qualità della palla in uscita, alla capacità di leggere gli spazi di Lobotka.
Senza di lui, il Napoli rischia di diventare una macchina più prevedibile, meno fluida, meno capace di generare occasioni dal basso. L’Inter, aspettando l’errore, potrebbe approfittarne.
Il richiamo alla realtà: i tempi di recupero sono serissimi
Non c’è magia nel calcio. Non c’è miracolo nelle lesioni muscolari. Lobotka rientrerà il 4 novembre perché è così che funziona il recupero biologico. Prima di quella data significherebbe rischiare una ricaduta, mesi di ulteriore assenza, devastazione completa.
Il Napoli dovrà convivere con questa assenza e provare comunque a fare punti. È il calcio. A volte gli infortuni arrivano nel momento peggiore possibile.
L’Incognita Finale: Quali Soluzioni Conte Troverà
Il tecnico salentino ha alternative. Gilmour ha qualità. McTominay ha carattere e fisicità. Ma non sono Lobotka.
Napoli-Inter del 25 ottobre potrebbe diventare una partita tattica, dove chi commette meno errori vince. Non il calcio di qualità e supremazia tecnica che Conte preferisce. Ma nel calcio vero, a volte, gli infortuni scrivono la storia prima ancora che le squadre scendano in campo.