
È proprio vero, a Napoli si piange due volte. Lo sa bene Giovanni Simeone, che alla vigilia della sfida da ex con il suo Torino, ha aperto il cassetto dei ricordi in un’intervista a Dazn. Un fiume di emozioni, aneddoti e dichiarazioni d’amore per una città che non ha mai dimenticato. Con un retroscena esilarante che svela la vera natura di Antonio Conte.
Simeone si racconta: “Napoli, che amore. E Conte è un ‘pazzo’
Alla domanda sul rapporto con Conte, Simeone sorride e racconta un episodio emblematico. “Ho capito quanto è ‘pazzo’ quando una volta a Castel Volturno, durante un allenamento, ha iniziato a grandinare fortissimo”, ricorda l’attaccante. “Il pallone non andava più avanti per quanta grandine c’era per terra. Ma lui ci urlava contro perché noi pensavamo di fermarci. Un matto”. Una scena surreale che descrive perfettamente la fame e la determinazione quasi ossessiva del tecnico del Napoli.
“Ho Pianto per Quattro Ore”: l’Addio Straziante
Ma il cuore dell’intervista è il legame viscerale con la piazza. Un amore che ha raggiunto il suo apice nel momento più doloroso. “Quando sono andato via da Napoli per andare a Torino, il viaggio in treno durava 5 ore. Di queste, ne ho passate quattro e mezza a piangere, ripensando a tutti i momenti”. Un racconto struggente, che conferma il famoso detto sulla città.
Un legame che vive ancora oggi nei piccoli gesti. “Ho tanti amici lì. L’altro giorno ho chiamato i magazzinieri del Napoli per chiedere che caffè utilizzavano, per averlo anche qui a Torino. Ogni tanto faccio videochiamate solo per sentire l’accento napoletano, mi manca tantissimo”.
“Ho Dato Tutto, ma Era il Momento”
Nonostante la nostalgia, Simeone non ha rimpianti. “Quando decidi di andare in una squadra grande come il Napoli, sapendo che davanti a te c’è Osimhen, tanti mi dicevano: ‘Ma sei matto?’. Io però lo volevo. Abbiamo vinto due scudetti e ne sono fiero”, racconta. L’addio è stato una scelta sofferta ma necessaria. “Dopo lo scudetto, dissi a mia moglie: ‘È il momento di cambiare’. Sentivo che era il momento”. E ora, da avversario, è pronto a onorare il suo passato e a dare tutto per il suo presente.