
L’investitura del “9”. Antonio Careca promuove il nuovo Napoli di Conte. Presente al Maradona, l’ex attaccante è rimasto stregato dal connazionale David Neres (“Sinistro forte, dà il massimo”) e dalla potenza di Scott McTominay. Svelato anche un retroscena con Aurelio De Laurentiis: prima del fischio d’inizio contro l’Atalanta, Careca aveva predetto al presidente esattamente i tre gol azzurri, vincendo la scaramanzia del patron.

5 anni senza Diego: “Era giovane, nessuno potrà dimenticarlo”
La data sul calendario fa male: 25 novembre. Sono passati esattamente cinque anni dallo shock che ha fermato il mondo del calcio. Careca, che con Diego ha condiviso lo scudetto e la Coppa Uefa, è a Napoli anche per questo. Non per celebrare, ma per ricordare un fratello.
“Diego ha regalato amore a chi lo ha conosciuto. È scomparso ma nessuno potrà mai dimenticarlo”, racconta il brasiliano. Il legame non si è mai spezzato, nemmeno con la famiglia (“Sono ancora in contatto con Claudia e le figlie”). C’è il rimpianto di un progetto sognato e mai realizzato: ricomporre la coppia d’oro in Sudamerica dopo il ritiro. “Lui resta qui, nel cuore”.
Le lacrime di Pompei: il viaggio nella storia del padre
Prima del calcio, l’uomo. Ieri Careca ha fatto tappa a Pompei, tornando in quel Santuario che aveva visitato per la prima volta 38 anni fa, nel 1987. Non una visita turistica, ma un pellegrinaggio dell’anima legato alla figura del padre, cresciuto in orfanotrofio in Brasile.
Accompagnato dagli amici di sempre, l’ex numero 9 ha rivisto le stanze dove portava giocattoli ai bambini orfani negli anni d’oro: “Conoscevo la storia di mio padre, di quanto era stata difficile la sua vita. È stata una grande emozione tornare qui”.
Il “Nuovo” Napoli: Neres, Conte e la profezia ad ADL
Ma Careca resta un uomo di campo. Sabato era in tribuna per il 3-1 all’Atalanta e stasera ci sarà per il Qarabag. La sua analisi tecnica è lucidissima e tocca tre punti fondamentali per la stagione:
1. La scommessa vinta su Neres
Da brasiliano a brasiliano, il giudizio su David Neres (doppietta sabato) è pesante: “Ha un sinistro preciso e forte. Mi è piaciuto il suo sacrificio: sabato ha arretrato spesso per dare sostegno alla difesa”.
2. McTominay il “Potente”
Non solo tecnica, anche fisico. Careca si iscrive al fan club dello scozzese: “Mi ha colpito: brillante, intelligente, potente. Abbiamo visto che gol è in grado di segnare”.
3. La fiducia in Conte
Sulla panchina azzurra siede un uomo che Careca ha sfidato da giocatore. “Antonio vuole il 200% da tutti. È un allenatore di spessore. Quando andò via Spalletti dissi che era l’unico che poteva sostituirlo”.
Infine, l’aneddoto da sorriso con il presidente. Incrociando De Laurentiis teso prima del match con la Dea, Careca è stato profetico: “Tranquillo presidente, facciamo tre gol”. ADL, scaramantico, lo ha zittito (“Non dirlo…”). Ma alla fine, come spesso accadeva in area di rigore, Careca ha avuto ragione.
Careca: il punto sul Napoli
Cosa pensa Careca di Antonio Conte?
Lo considera l’unico vero erede di Spalletti. Lo apprezza perché è un allenatore “di spessore” che pretende il 200% dai suoi giocatori, mentalità che serve a Napoli.
Sarà allo stadio per Napoli-Qarabag?
Sì, dopo aver assistito alla vittoria sull’Atalanta, Careca è atteso anche stasera a Fuorigrotta per spingere gli azzurri in Champions League.
Che rapporto aveva con Maradona?
Un rapporto fraterno. Careca ha ricordato il sogno irrealizzato di giocare insieme in Sudamerica a fine carriera e ha ribadito il contatto costante con la famiglia del Pibe de Oro.