Chi è Edon Zhegrova, il kossovaro accostato al Napoli: il provino al Milan, la guerra e quella strana scelta
Dalla fuga dai Balcani all'incontro con Kakà, fino all'esplosione in Francia. Ritratto del talento che ha detto no alla Germania per amore del Kosovo.

Il suo nome è l'ultimo, caldissimo, ad essere accostato al mercato del Napoli. Ma dietro al profilo di Edon Zhegrova, talentuoso esterno del Lille, non c'è solo un calciatore pronto a rinforzare la squadra di Antonio Conte, ma una storia ricca di scelte coraggiose, fughe e sogni inseguiti fin da bambino. Un percorso iniziato in un contesto drammatico e che, passando per un provino con il Milan e un incontro con Kakà, lo ha portato a essere uno dei talenti più richiesti d'Europa. Scopriamo chi è davvero l'uomo che ha scelto Napoli rifiutando la Premier League.

Una vita da film: la fuga dalla guerra e la scelta di cuore per il Kosovo
La storia di Zhegrova inizia in Germania nel 1999, ma le sue radici sono profondamente piantate nei Balcani. Nato da una famiglia kosovara-albanese, venne alla luce mentre i suoi genitori fuggivano dalla terribile guerra che stava devastando la loro terra. Un inizio di vita segnato dal dramma, ma seguito da un ritorno alle origini due anni dopo, in quel Kosovo che amerà al punto da compiere una scelta controcorrente.
Crescendo, infatti, Zhegrova si è trovato di fronte a un bivio: la sua incredibile versatilità gli dava la possibilità di scegliere di rappresentare ben quattro nazionali diverse. Avrebbe potuto giocare per la Germania, dove è nato, per l'Albania, terra d'origine dei genitori, o per il Belgio, dove si è trasferito a 15 anni. Ma la sua decisione è stata un atto d'amore: ha scelto il Kosovo, la patria che sentiva sua, dimostrando un carattere e un attaccamento non comuni.
Il provino al Milan e l'incontro con Kakà che gli cambiò la vita
Il talento di Zhegrova è esploso prestissimo. Lui stesso ha raccontato un aneddoto che gli ha cambiato la vita, legato a un altro grande club di Serie A. A dodici anni, partecipò a un camp estivo organizzato dal Milan a Pristina, in Kosovo. "Duecento giovani calciatori vennero invitati", raccontò. "Io arrivai, mi vestii in fretta e lì tutto è cambiato. Capii che sarei potuto diventare un calciatore".
Il suo talento fu talmente evidente che venne invitato direttamente a Milano dal club rossonero. Un sogno diventato realtà: "Mi ritrovai a San Siro, vidi una partita con il Chievo e incontrai anche Kakà e Pato". Un'esperienza formativa che lo lanciò verso la carriera professionistica, passando per il Belgio (St.Truiden e Genk, dove prese il posto di un altro ex Serie A, Malinovskyi), poi per il Basilea e infine per il Lille, che lo acquistò nel 2022 per sostituire un altro volto noto del nostro campionato, Ikoné.
L'analisi tattica: come giocherebbe nel Napoli di Conte?
Ma che tipo di giocatore è Zhegrova e come si inserirebbe nello scacchiere di Conte? È un esterno d'attacco mancino, velocissimo e abile nell'uno contro uno. Il suo arrivo solleva una domanda tattica interessante: perché prendere un altro mancino, quando in rosa ci sono già giocatori come Neres, Politano e il neo-acquisto Noa Lang? La risposta sta nella visione di Conte, che ama avere esterni capaci di giocare su entrambi i fronti.
L'idea tattica sarebbe quella di utilizzare David Neres sulla fascia destra, sfruttando la sua capacità di rientrare e calciare, e di schierare proprio Zhegrova sulla corsia di sinistra. Nonostante sia un mancino, la sua abilità nel dribbling e nel creare superiorità numerica lo rende un'arma letale anche partendo da quella posizione, offrendo a Conte una soluzione in più per un attacco sempre più imprevedibile.