
La sfida contro l’Eintracht Francoforte, crocevia fondamentale per il percorso in Champions League, si avvicina, e Antonio Conte si trova di fronte al suo primo, grande puzzle tattico.
Il pareggio con il Como ha lasciato in eredità non solo due punti persi, ma soprattutto un centrocampo da reinventare a causa di infortuni e condizioni precarie. Analizziamo la situazione, giocatore per giocatore, per capire le reali opzioni sul tavolo del tecnico.

Il punto medico: la situazione fattuale degli infortunati
Prima di analizzare le soluzioni, è fondamentale avere il quadro clinico chiaro. Al momento, la situazione è la seguente:
- Billy Gilmour: Uscito al 37′ contro il Como, il club ha comunicato ufficialmente un “affaticamento muscolare”. Con meno di 72 ore prima del match europeo, il suo utilizzo è altamente improbabile.
- Leonardo Spinazzola: Sostituito durante l’intervallo. Conte ha specificato che il giocatore soffre di un “fastidio al pube” che andrà gestito. È un problema delicato che sconsiglia l’impiego in una gara ad alta intensità.
- Stanislav Lobotka: Rientrato dopo un mese per una lesione all’adduttore. Ha giocato solo i minuti finali, e lo stesso Conte ha ammesso di non averlo voluto rischiare prima. La sua condizione è da spezzone di gara, non da 90 minuti.
Gilmour e Spinazzola verso il forfait: due assenze quasi certe
Il quadro più preoccupante riguarda senza dubbio Billy Gilmour e Leonardo Spinazzola, entrambi usciti malconci dalla sfida con i lariani. Per il centrocampista scozzese, fermatosi dopo appena 37 minuti, il club ha parlato di un affaticamento muscolare che, a meno di 72 ore dal fischio d’inizio europeo, equivale a una sentenza di indisponibilità.
Discorso analogo per l’esterno italiano, che ha alzato bandiera bianca durante l’intervallo. Conte stesso ha rivelato una criticità in più, un “fastidio al pube” preesistente che richiederà una gestione attenta, rendendo il suo impiego un rischio che il tecnico difficilmente correrà.

Lobotka, il rientro a tempo: una risorsa da gestire
L’unica luce in fondo al tunnel ha il volto di Stanislav Lobotka, tornato finalmente in campo dopo un mese di assenza. La sua, però, è una luce ancora fioca. Il regista slovacco non è ancora pronto a sostenere i 90 minuti ad alta intensità che la Champions richiede.
Lo spezzone di gara finale contro il Como è stato un test, non un ritorno a pieno regime. La sua condizione attuale lo rende una preziosissima arma tattica a partita in corso, il regista a cui affidare la squadra negli ultimi, decisivi 30 minuti, ma non il pilastro su cui costruire la formazione iniziale.
Le Soluzioni Tattiche: le opzioni reali per Conte
Con due pedine fuori e una a mezzo servizio, Antonio Conte è chiamato a ridisegnare la squadra. La soluzione più logica e probabile porta il nome di Eljif Elmas. Il macedone, per la sua duttilità e intelligenza tattica, è il candidato ideale per essere adattato in un ruolo più centrale, a supporto di un Anguissa che dovrà fare gli straordinari.
Si tratta di una mossa che garantirebbe dinamismo ed equilibrio, sacrificando forse un po’ di regia pura in avvio. L’alternativa, un cambio di modulo, appare come un’ipotesi più remota, un azzardo che non rientra nelle corde di Conte per una partita di questa importanza. La sfida con l’Eintracht, quindi, non si vincerà solo con la tecnica, ma con l’intelligenza e la capacità di adattamento.
📌 Il Puzzle di Conte in 3 Mosse:
- Il Problema: Gilmour e Spinazzola sono praticamente fuori per la sfida con l’Eintracht. Lobotka è recuperato solo per uno spezzone di partita.
- La Soluzione Logica: Conte dovrà ridisegnare il centrocampo. L’opzione più probabile è l’adattamento di Elmas in un ruolo più centrale al fianco di Anguissa.
- L’Arma a Tempo: Lobotka sarà l’uomo chiave dalla panchina, una carta da giocare a partita in corso per cambiare il ritmo negli ultimi 30 minuti.