Editoriali

Conte sceglie ancora Napoli, la Juve trema| Ribaltato lo strapotere economico e sportivo

La scelta del tecnico non è solo un colpo di mercato, ma un segnale che cambia gli equilibri della Serie A.

La decisione è presa, ed è di quelle che risuonano come un tuono nel panorama calcistico italiano. Antonio Conte sceglie ancora Napoli, e la Juventus, insieme a una nutrita schiera di opinionisti e tifosi del Nord, trema e non nasconde il proprio disappunto. La permanenza del tecnico in azzurro, vissuta sulla "Sponda Bianconera" come un tradimento in piena regola, è in realtà la fotografia di un cambiamento epocale: lo strapotere economico e sportivo, un tempo appannaggio bianconero, è stato ribaltato.

Nonostante la chiamata diretta di John Elkann e la contemporanea "cacciata" di Cristiano Giuntoli da Torino – mossa che alcuni avevano interpretato come un tentativo di spianare la strada al ritorno di Conte – il tecnico ha detto no. Una scelta che, come emerge chiaramente, affonda le sue radici in motivazioni profonde.

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Il Cuore di Conte e la Forza Inarrestabile del Progetto Napoli

Secondo le analisi più accreditate, a prevalere nella decisione di Conte sarebbe stato "innanzitutto il cuore". L'emozione travolgente di aver vinto il quarto scudetto al primo anno e la "festa pazzesca" vissuta in città, avrebbero "cambiato qualcosa nella testa" del tecnico, a cui si aggiunge il fattore familiare, con la moglie e la figlia perfettamente ambientate e felici a Napoli.

Ma non è solo sentimento. La scelta di Conte è un'adesione totale alla forza del progetto Napoli, alla continuità e alla possibilità di costruire un futuro importante, frutto della strategia vincente del presidente De Laurentiis. Anche lo "strappo di gennaio", seppur importante, non è stato decisivo rispetto alla volontà di proseguire insieme. Come il bambino della coreografia scudetto che "scippa" il tricolore, Conte ha scelto di continuare la sua avventura con la maglia azzurra piuttosto che tornare alla "casa madre" juventina.

Lo Strapotere Ribaltato: Bilanci, Giuntoli e il Mercato dei Sogni con De Bruyne

È innegabile: "il mondo calcistico si è capovolto". La decisione di Conte di dire no alla Juventus, nonostante la sua storia, certifica che "forse il Napoli ha una forza economica e soprattutto progettuale più forte della Juventus". Il club azzurro, che "si autofinanzia" e ha "sempre i bilanci a posto", può permettersi non solo di trattenere un allenatore del calibro di Conte, ma anche di garantirgli un budget da 150-200 milioni per il mercato e un adeguamento di contratto.

Un mercato che promette faville, con un nome su tutti che infiamma la fantasia dei tifosi: Kevin De Bruyne. Il fuoriclasse belga sarebbe "pronto a firmare il suo contratto", con ratifica attesa per la prossima settimana. Questo, unito agli altri colpi in canna, ha "ribaltato le gerarchie economiche" che per decenni hanno visto la Juventus godere dell'appeal più importante della Serie A.

In questo contesto, stride ancora di più la figura di Cristiano Giuntoli. L'ex DS del Napoli, arrivato a Torino tra squilli di tromba, è ora messo in discussione. Il suo operato è definito "assolutamente fasullo", avendo "toppato clamorosamente" sia nella prima stagione che nella seconda con il fallimento dell'operazione Thiago Motta. Mentre la Juventus è costretta a rivedere i suoi piani, il Napoli ha ora tutte le carte in regola per giocarsi di nuovo lo scudetto e puntare a una Champions League da protagonista. È una "decisione epocale" che ha costretto molti a "rivedere la posizione" e incassare il colpo.

Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.