
IN BREVE
- Nastro riavvolto: Conte è tornato a Castel Volturno mettendo una pietra sul passato. Nessuna recriminazione, solo lavoro e normalità.
- Il Patto con la Squadra: Ha posto due condizioni “inderogabili” per continuare: ritrovare compattezza e non mollare mai un centimetro in allenamento e in partita.
- La Conseguenza: L’addio non è una minaccia, ma diventerà una possibilità concreta solo se queste due richieste non saranno rispettate. Le prossime due gare sono già un test.
Il passato è passato. Con il suo ritorno a Castel Volturno, Antonio Conte ha premuto il tasto “reset”, archiviando la sfuriata post-Bologna per concentrarsi unicamente sul futuro. Niente processi, ma un patto chiaro con la squadra, basato su condizioni non negoziabili che decideranno il destino della sua avventura a Napoli. Ecco, passo dopo passo, la sua road map per uscire dalla crisi.

“Normalità Totale”, si riparte dal lavoro sul campo
La giornata di ieri ha segnato un nuovo inizio. Conte, tornato da Torino, ha pranzato con la squadra e alle 14.30 ha diretto l’allenamento senza alcun accenno o riferimento a quanto accaduto la settimana precedente. “Normalità totale: nessun richiamo, nessun riferimento”, riporta il Corriere dello Sport. Una scelta precisa per indicare che non è il momento delle recriminazioni, ma solo della concentrazione assoluta sul lavoro, in vista del ciclo di partite decisive contro Atalanta e Qarabag.
Il Patto di Conte, due condizioni per restare
Se il passato è cancellato, il futuro è legato a un patto inderogabile basato su due principi fondamentali. Primo: ritrovare la compattezza di gruppo, l’armonia che ha permesso di superare ogni ostacolo nella stagione dello scudetto. Secondo: recuperare “quel sentimento ossessivo di non mollare di un centimetro”, una dedizione totale al sacrificio e al lavoro. Queste non sono semplici richieste, ma, come le definisce il quotidiano, “richieste inderogabili”. La permanenza del tecnico è direttamente collegata al rispetto di questo patto: se la squadra non dovesse rispondere, il suo “passo indietro” diventerebbe “ineluttabile”.
La questione Infortuni: il metodo non si tocca, ma il mercato…
Mentre la squadra lavora, la questione dei troppi infortuni resta un tema caldo. I metodi di lavoro di Conte sono finiti nel mirino, ma il tecnico non arretra di un millimetro, convinto che l’alta intensità sia l’unica via vincente. Tuttavia, prende atto dell’emergenza. La sua riflessione, come riportato dal quotidiano, va in un’altra direzione: la causa non è il metodo, ma il fatto che “probabilmente qualche acquisto estivo ha disatteso le aspettative”. Un’analisi spietata che è anche un segnale chiarissimo per la società: a gennaio si interverrà per rimediare con profili più adatti, e il DS Manna è già attivo per non farsi trovare impreparato.
Attesa per i Nazionali, il confronto nello spogliatoio
L’ultimo tassello per completare il reset sarà il confronto con l’intero gruppo. Conte attenderà il rientro dei dieci nazionali per un faccia a faccia decisivo. L’intenzione è quella di “chiudersi nello spogliatoio”, probabilmente con l’aiuto di video, per analizzare le criticità e “provare a trovare le parole giuste per entrare di nuovo nella testa e nel cuore dei suoi”. Un primo confronto potrebbe già avvenire oggi con il ritorno dei primi azzurri come Di Lorenzo e Politano. Ma la vera risposta, la panacea di tutti i mali, dovrà arrivare dal campo: solo la vittoria potrà cementare questo nuovo patto.
vrà arrivare dal campo. Le prossime due partite contro Atalanta e Qarabag non sono più gare normali: sono il primo, vero, banco di prova per questo nuovo patto. Vincere e, soprattutto, convincere è l’unica medicina per scacciare le ombre.
Domande Frequenti (FAQ)
Conte minaccia di dimettersi dal Napoli?
Non è una minaccia immediata. L’ipotesi di un passo indietro è una conseguenza concreta che si verificherà solo se la squadra non rispetterà le sue due condizioni fondamentali: ritrovare compattezza e massima intensità.
Cosa ha chiesto Conte alla squadra al suo ritorno?
Ha chiesto di ripartire con “normalità totale”, dimenticando il passato, ma ha posto due condizioni non negoziabili per il futuro: ritrovare la compattezza del gruppo e non mollare mai un centimetro in allenamento e in partita.
Cosa succederà al rientro dei giocatori nazionali?
Conte ha in programma un confronto diretto con tutta la squadra, probabilmente con l’aiuto di video, per risolvere i problemi tecnici e caratteriali emersi. Sarà un momento decisivo per ricompattare lo spogliatoio.