
La partita del cuore. Il Napoli scende in campo al “Da Luz” e per David Neres non sarà una notte qualunque. L’esterno brasiliano, acquistato per 30 milioni, torna nello stadio che lo ha consacrato Campione di Portogallo. Accolto da avversario ma non da nemico, Neres arriva a Lisbona nel suo momento migliore: protagonista assoluto delle vittorie contro Roma e Juventus grazie al nuovo modulo di Conte e all’intesa telepatica con Noa Lang.
C’è un filo invisibile che lega Napoli e Lisbona, e domani sera quel filo avrà il volto e il numero 7 di David Neres. Il destino ha voluto che la consacrazione definitiva del brasiliano in maglia azzurra passasse proprio dal Da Luz, lo stadio che lo ha applaudito, coccolato e poi rimpianto amaramente.
“Mi fa correre come non ho mai fatto”, ha confessato Neres parlando del metodo Conte. E i risultati si vedono: l’assist contro la Juventus, dopo aver bruciato Koopmeiners, è solo l’ultimo fotogramma di una rinascita fisica e mentale.
Il “Rimpianto” di Lisbona: perché i tifosi protestarono
Quando nell’estate 2024 il Benfica ha accettato l’offerta del Napoli (28 milioni + 2 di bonus), sui social è scoppiata la rivolta. “Vergogna”, “Avete venduto il nostro miglior giocatore”: questi i messaggi che inondavano i canali ufficiali del club.
Neres non era uno qualunque. Arrivato nel 2022 dallo Shakhtar (via Ajax) per rilanciarsi dopo un grave infortunio, a Lisbona era diventato devastante:
- 83 Presenze Totali in due stagioni.
- 17 Gol e 26 Assist (un contributo al gol ogni due partite).
- 1 Campionato Portoghese vinto da protagonista (2022/23).
- Media Voto 7.4 nell’ultima stagione (fonte: Sofascore).
La cura Conte: da alternativa a leader tecnico
A Napoli l’inizio non è stato semplice. Arrivato come alternativa a Politano e poi investito della pesante eredità di Kvaratskhelia (ceduto al PSG), Neres ha dovuto scalare le gerarchie. Ma la svolta è arrivata.
Il calcio di Antonio Conte premia chi sa soffrire. Il passaggio al 3-4-3 e l’affinità con l’amico Noa Lang hanno sbloccato il suo potenziale.
L’intesa “sfrontata” con Noa Lang
La chimica nel calcio è tutto. Con Noa Lang è nata prima un’amicizia fuori dal campo, poi un’intesa letale dentro. I due “bad boys” hanno cambiato volto al Napoli dopo la sconfitta di Bologna. Da quel momento, 4 vittorie consecutive trascinate dalla loro esuberanza tecnica. Neres a destra, Lang a sinistra: il Napoli ha ritrovato le ali.
La notte della Juve e lo schema “Stellini”
Contro la Juventus si è vista la mano dell’allenatore. Conte aveva preparato la partita sull’uno contro uno di Neres. Il gol del vantaggio nasce da lì, da una giocata studiata a tavolino, tanto che l’esultanza del brasiliano è stata tutta per Cristian Stellini in panchina. Un segnale chiaro: Neres è dentro al progetto, tatticamente ed emotivamente.

Il biennio d’oro e l’addio tra le polemiche
Per capire cosa proverà Neres entrando in campo, bisogna guardare i numeri del suo passato recente. Il Benfica è stata la sua isola felice dopo il dramma della guerra in Ucraina e l’infortunio all’Ajax.
A Lisbona, il numero 7 è stato un idolo. Ecco la tabella di rendimento che spiega perché lo temono:
| DAVID NERES AL BENFICA (2022-2024) | ||
|---|---|---|
| Presenze | Gol | Assist |
| 83 | 17 | 26 |
| Palmares: 1 Campionato, 1 Supercoppa | ||
I Numeri della Rinascita: Neres al Napoli (2025/26)
Se qualcuno aveva dubbi sull’adattamento al calcio italiano, i dati aggiornati al 9 dicembre 2025 li spazzano via. Neres non è solo dribbling, è concretezza:
| Metrica | Dato Napoli | Significato |
|---|---|---|
| Gol + Assist | 6 (3+3) | Incide ogni 75 minuti circa |
| Dribbling Riusciti | 2.1 p90 | È il migliore della rosa |
| Key Passes | 1.8 | Crea quasi 2 palle gol a gara |
| Fantamedia | 7.08 | Top di reparto al Fantacalcio |
Quando lo speaker del Da Luz annuncerà il suo nome, ci sarà un applauso, forse qualche fischio di paura, ma sicuramente tanto rispetto. David Neres torna a casa, ma questa volta ha una missione diversa: far vincere il Napoli.
📌 Neres: curiosità
Perché gioca meglio adesso?
Perché nel nuovo 3-4-3 è sgravato da compiti difensivi eccessivi e può giocare più vicino alla porta e al compagno di reparto.
Qual è il suo soprannome?
Viene spesso chiamato “il funambolo” per la sua capacità di saltare l’uomo nello stretto, retaggio della scuola Ajax e brasiliana.