Napoli oggi

Napoli-Juve 2-1: Hojlund si sblocca e stende Spalletti. Conte vola al primo posto

La notte perfetta del Maradona: Conte batte il suo passato e si riprende la vetta solitaria (31 punti). Il danese cancella gli errori di Champions con due gol decisivi. Amaro ritorno per il tecnico del Tricolore.

Il Napoli comanda. Il posticipo della 14ª giornata consacra la squadra di Conte: Napoli-Juventus finisce 2-1. L’eroe della serata è Rasmus Hojlund, autore di una doppietta (7′ e 78′) che riscatta il periodo opaco. Inutile il pareggio momentaneo del talento turco Yildiz. Per Luciano Spalletti è la prima sconfitta sulla panchina bianconera proprio nello stadio che lo ha reso immortale. Azzurri primi da soli in attesa del Milan.

Rasmus Hojlund esultanza doppietta Napoli Juventus gol
Rasmus Hojlund esultanza doppietta Napoli Juventus gol

Hojlund risponde sul campo: addio fantasmi

Doveva essere la notte del giudizio per il danese, pressato dall’ombra di Lukaku e dalle critiche dopo il rigore sbagliato in Champions. Hojlund ha risposto da campione. Dopo soli 7 minuti, sfruttando l’assist al bacio di un ispiratissimo David Neres, ha sbloccato la gara facendo esplodere il Maradona. Non solo gol: ha tenuto impegnata la difesa bianconera confermando che, anche senza il belga infortunato, l’attacco azzurro ha un terminale credibile.

Nel finale (78′), la zampata decisiva: su un rimpallo di McKennie in area, il danese è stato più veloce di tutti, anticipando anche il compagno McTominay per il colpo di testa del 2-1. Un gol di rabbia e posizionamento che vale oro.

La prima caduta di Spalletti a Fuorigrotta

Era l’altro grande tema della serata: il ritorno di Luciano Spalletti. L’accoglienza è stata un mix di emozioni, ma il campo non ha fatto sconti. La sua Juve è parsa in balia del Napoli nel primo tempo, salvata solo dall’imprecisione degli azzurri. La mossa di inserire una punta vera (David) nella ripresa ha liberato Yildiz (gran gol del pareggio al 59′ approfittando delle maglie larghe), ma non è bastato.

La Juve si è svegliata tardi: l’occasione di Zhegrova al 94′, neutralizzata da Milinkovic-Savic, è stato l’ultimo sussulto prima della festa azzurra. Conte batte il suo passato e spedisce i bianconeri lontani dalla vetta.

Napoli-Juventus 2-1, Conte batte Spalletti
Napoli-Juventus 2-1, Conte batte Spalletti

La “macchina” Conte e le scelte vincenti

Il tecnico salentino ha vinto il duello tattico. La scelta di confermare il modulo 3-4-3 con la mediana “muscolare” Elmas-McTominay (date le assenze pesanti di Lobotka e Anguissa) ha pagato.

  • Elmas è stato ovunque, sostituendo degnamente il regista titolare.
  • Neres ha confermato di essere in stato di grazia, creando il panico a destra nel primo tempo.
  • La Difesa ha retto l’urto finale con Buongiorno e Rrahmani sempre attenti.

Ora la classifica sorride: 31 punti, vetta solitaria per una notte (aspettando il Milan). Un segnale fortissimo al campionato: nonostante gli infortuni, il Napoli è solido, cinico e primo.


IL TABELLINO: NAPOLI-JUVENTUS 2-1

MARCATORI: 7′ Hojlund (N), 59′ Yildiz (J), 78′ Hojlund (N)

NAPOLI (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Beukema 6,5, Rrahmani 7, Buongiorno 7; Di Lorenzo 6,5, Elmas 7, McTominay 6,5, Olivera 6,5 (70′ Spinazzola 6); Neres 7,5 (79′ Politano sv), Lang 6,5 (86′ Vergara sv); Hojlund 7,5. All. Conte.

AMMONITI: Buongiorno (N), Kalulu (J), Beukema (N)

📌 Il Big Match in breve

Hojlund è stato il migliore in campo?
Sì, con una doppietta decisiva è stato eletto MVP, oscurando per una sera l’assenza di Lukaku.

Come sta McTominay?
Ha colpito un palo nel recupero del primo tempo ed è sembrato un po’ stanco (“non al meglio”) nel finale, ma ha retto 90 minuti.

Conte ha parlato di Spalletti?
Nel post-gara il tecnico si è concentrato sulla prova della sua squadra, elogiando la reazione caratteriale dopo il pari subito.

Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.