
Il talismano di Conte. La Supercoppa ha consacrato David Neres: 3 gol in due partite (uno al Milan, due al Bologna) e trofeo alzato al cielo con il Napoli.
Ma il dato più sorprendente è l’impatto statistico sulle vittorie: nelle 8 occasioni in cui il brasiliano ha partecipato a un gol stagionale (rete o assist), il Napoli ha ottenuto 7 vittorie.
Quando lui si accende, la squadra quasi sempre vince. L’unica eccezione che conferma la regola? La trasferta maledetta contro il PSV Eindhoven.

Dominio a Riyadh: Neres toglie le ragnatele
Se c’è un giocatore che ha marchiato a fuoco la spedizione di Supercoppa del Napoli, è David Neres.
Le sue prestazioni a Riyadh sono andate oltre la normalità. Contro il Bologna in finale, il brasiliano ha messo in mostra tutto il repertorio, togliendo letteralmente le ragnatele dall’incrocio dei pali difeso da Ravaglia.
Il gol del vantaggio è un manifesto di tecnica: tiro a giro imparabile. Il raddoppio è opportunismo e freddezza.
Si porta a casa la seconda medaglia d’oro in sette mesi (dopo lo Scudetto) ma con una consapevolezza diversa: oggi Neres non è più un’alternativa di lusso, è imprescindibile.
Nell’ultimo periodo, con l’infermeria piena e le assenze di giocatori come Lukaku e Anguissa, è stato lui a caricarsi l’attacco sulle spalle.
La regola del 7 su 8: se Neres inventa, il Napoli vince
Scavando nei numeri della stagione 2025/26 emerge una correlazione netta tra il rendimento del numero 7 e i risultati del Napoli.
David Neres è diventato il vero termometro della squadra di Antonio Conte.
- Quando è decisivo: ha fornito gol o assist in 8 partite diverse fra campionato e coppe.
- Il risultato: in 7 di queste occasioni il Napoli ha portato a casa i tre punti (o il passaggio del turno).
- L’eccezione olandese: l’unico “bug” nel sistema è stata la gara di Champions contro il PSV: in quel pesante 6‑2, Neres fornì comunque un assist, ma non bastò.
L’evoluzione: da assist‑man a bomber
C’è un cambiamento sostanziale rispetto all’anno scorso. Nella stagione del titolo, Neres era soprattutto l’uomo dell’ultimo passaggio (chiuse con 8 assist e 3 gol).
Oggi la proporzione si sta ribaltando.
Dopo circa quattro mesi tra Serie A, Champions, Coppa Italia e Supercoppa, il brasiliano è già a quota 5 reti e 4 assist complessivi.
È diventato più “killer”: entra più spesso in area, cerca con convinzione la porta e non si limita a servire i compagni.
Non è più solo l’ala che sgasava sulla fascia per crossare, ma un attaccante che vuole scrivere il proprio nome sul tab
📌 Il momento magico di Neres
È stato il migliore in Supercoppa?
Assolutamente sì. Con tre gol totali (1 al Milan, 2 al Bologna) ha vinto il titolo di capocannoniere del torneo e di MVP della finale, decidendo di fatto l’assegnazione del trofeo.
Quanto vale oggi David Neres?
Arrivato come opportunità di mercato (28 milioni dal Benfica), oggi il suo valore è in netta ascesa. La sua capacità di determinare sia come assist-man che come goleador lo rende un pezzo pregiato della rosa.
Ha segnato in Champions League?
No, in questa stagione non ha ancora trovato il gol in Europa. Il suo bottino internazionale si ferma a 1 assist. È l’unico “neo” di un avvio di stagione altrimenti perfetto.
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