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Hojlund e Lukaku possono giocare insieme? Il piano di Conte

La forma di Hojlunde il rientro di Lukaku aprono un dibattito di lusso in casa Napoli: coesistenza o staffetta?

Il problema dell’abbondanza. Il Napoli ha trovato in Rasmus Hojlund un centravanti in piena esplosione, mentre Romelu Lukaku è pronto a rientrare dopo l’infortunio. La domanda è naturale: possono giocare insieme in modo stabile? Conte non esclude l’idea (“magari posso usarli insieme”), ma il suo piano per la stagione parla di rotazione più che di doppio 9. Per tenere in campo anche David Neres, l’MVP di Supercoppa e talismano offensivo, il modulo di base resta con una sola punta centrale e due trequartisti.

 Hojlund Lukaku Napoli attacco Conte piano tattico 2026
Hojlund Lukaku Napoli attacco Conte piano tattico 2026

Napoli, attacco 2025/26: Hojlund e Lukaku insieme o staffetta? Il ruolo di Neres nel piano di Conte

Prima di capire il futuro, va fotografato il presente. Rasmus Hojlund è passato da “tappa-buchi” d’emergenza a titolare credibile del Napoli. Il suo rendimento in Serie A è già superiore alla stagione precedente al Manchester United, per continuità di gol e peso nelle partite importanti. La tabella seguente confronta i due periodi e certifica l’impatto del cambio di ambiente.

Stagione / Club Partite campionato Gol Media gol
2024/25 Manchester United 32 4 0,12
2025/26 Napoli (parziale) 12 5 0,41

In dodici partite di Serie A Hojlund ha già più che triplicato la propria efficacia rispetto alla Premier. Il danese ha ritrovato fiducia, continuità di impiego e un sistema tattico che lo valorizza. Questo dato è fondamentale per capire perché Conte non può considerarlo solo “l’alternativa” a Lukaku, ma deve gestirlo come un titolare a tutti gli effetti.

Perché la coppia Hojlund-Lukaku è tatticamente difficile

La domanda secca è: possono giocare insieme dal primo minuto, con continuità? La risposta, nel piano di Conte, è “quasi mai”. Il motivo è strutturale, non di valore assoluto. Entrambi sono prime punte pure, non complementari come potrebbe essere un 9 affiancato da un 9 e mezzo.

Due numeri 9, non un tandem naturale

Hojlund è più rapido e attacca meglio la profondità, Lukaku è più potente e dominante nel gioco aereo e nella protezione di palla. Tuttavia, entrambi amano occupare la stessa zona centrale, ricevere spalle alla porta e attaccare l’area come riferimenti unici. Non si completano a vicenda come un attaccante e un rifinitore, ma si sovrappongono negli spazi e nei compiti.

Il sacrificio di Neres: l’ostacolo principale

Per farli convivere servirebbe un passaggio stabile al 3-5-2, con due punte pure e un solo trequartista centrale. Il prezzo da pagare sarebbe l’esclusione di un esterno offensivo. In pratica, resterebbe fuori David Neres, l’uomo più in forma dell’attacco azzurro, MVP della Supercoppa Italiana e autore di 6 gol e 4 assist nelle ultime settimane. In un Napoli che ha costruito parte della propria risalita sulla qualità tra le linee del brasiliano, rinunciare a Neres per tenere due centravanti contemporaneamente sarebbe un lusso proibito.

Configurazione tattica Modulo Punta centrale Trequartisti / Esterni Chi resta fuori
Piano base Conte 3-4-2-1 Hojlund o Lukaku Neres + Lang/Politano Nessuno “big”
Doppio 9 fisso 3-5-2 Hojlund + Lukaku 1 solo tra Neres/Lang Neres (quasi sempre)

Il doppio 9, nel piano di Conte, resta quindi un’arma situazionale: ultimi 20 minuti di partita, gara da rimontare, assalto finale. Non un sistema stabile per 90 minuti.

Le parole di Conte e il piano reale per l’attacco

Antonio Conte, sollecitato sul tema nelle interviste post-Supercoppa, non ha mai chiuso completamente la porta alla coppia pesante, ma ha lasciato intendere che non sarà la base del progetto. Quando dice “magari posso usarli insieme”, sta descrivendo un’opzione tattica, non un sistema stabile. Il piano di Conte per l’attacco del Napoli si regge su tre pilastri chiari.

Una sola punta titolare alla volta

Nel 3-4-2-1 azzurro il riferimento offensivo è unico. La scelta tra Hojlund e Lukaku avverrà partita per partita, sulla base di forma fisica, caratteristiche dell’avversario e necessità di rotazione. Entrambi avranno spazio, ma raramente insieme dal primo minuto.

Neres intoccabile nel sistema base

Finché il brasiliano mantiene questo livello di rendimento, il Napoli non può permettersi di rinunciare alla sua qualità tra le linee. Il 3-4-2-1 consente a Neres di giocare da trequartista largo, sfruttando dribbling, assist e gol. Sacrificarlo per un doppio 9 significherebbe perdere l’equilibrio offensivo che ha portato alla Supercoppa.

La staffetta meritocratica, non gerarchica

Conte ha già applicato questo modello gestionale con i portieri a inizio stagione. Chi sta meglio in settimana gioca, senza gerarchie fisse. Con un calendario fitto tra Serie A e Champions League (si va a Copenaghen il 20 gennaio), avere due bomber da 20 gol potenziali non è un problema, ma una risorsa per vincere lo Scudetto. A gennaio parte la staffetta vera: Hojlund ha lanciato la sfida, Lukaku è pronto a raccoglierla.

Quando la coppia Hojlund-Lukaku può funzionare

Esistono situazioni in cui il doppio 9 diventa un’arma efficace. Conte lo sa e non esclude di usarla in momenti specifici della stagione. La coppia pesante può entrare in gioco in tre scenari precisi.

Finali di partita da sbloccare

Quando il Napoli è sotto o in parità negli ultimi 20 minuti, Conte può inserire il secondo centravanti per aumentare il peso offensivo. In quel caso, Neres esce e si passa al 3-5-2 puro, con Hojlund e Lukaku entrambi dentro l’area e cross continui dalle fasce.

Partite contro avversari chiusi

Contro squadre che difendono con blocchi bassi e compatti (tipicamente le medio-piccole di Serie A), il doppio 9 può servire per creare superiorità fisica in area e sfruttare cross e palle inattive. In questo caso, il cambio tattico avviene già dall’intervallo o addirittura dal primo minuto.

Rotazioni in Champions League

Con il ritorno in Europa, il calendario si fa fitto. Conte potrebbe scegliere di far riposare Neres in alcune gare di coppa meno cruciali e testare il doppio 9 in contesti meno rischiosi, per avere l’arma pronta in caso di necessità.

Scenario Coppia Hojlund-Lukaku Modulo Probabilità
Partita standard Serie A No 3-4-2-1 Alta (85%)
Finale di partita da rimontare Sì (dal 70′) 3-5-2 Media (30%)
Avversario chiuso (blocco basso) Possibile (dal 1′) 3-5-2 Media-bassa (20%)
Rotazione Champions League Possibile (test) 3-5-2 Bassa (15%)

Staffetta virtuosa, non guerra per il posto

Il piano di Conte è chiaro: Hojlund e Lukaku possono giocare insieme, ma non sarà la norma. Il sistema base del Napoli prevede una sola punta centrale, con Neres e un altro trequartista a completare il tridente offensivo. La coppia pesante resta un’opzione tattica per situazioni specifiche, non il modulo di partenza. La vera forza del Napoli sarà avere due bomber in forma che si alternano con intelligenza, tenendo alta la competizione interna e garantendo rotazioni di qualità in un calendario fittissimo tra Serie A e Champions League. Non è una guerra per il posto, ma una staffetta virtuosa. E il Napoli può vincere proprio grazie a questo.

📌 Attacco Napoli: le domande dei tifosi

Lukaku è già tornato ad allenarsi con la squadra?

Sì, Lukaku ha completato il recupero dall’infortunio ed è tornato a disposizione di Conte. Il suo rientro in campo è programmato per le prime gare di gennaio, con una gestione graduale per evitare ricadute.

Qual è il modulo preferito da Conte in questa fase?

Il 3-4-2-1 (o 3-4-3 in fase offensiva). Questo sistema favorisce l’impiego di una sola punta centrale supportata da due fantasisti come Neres e Lang o Politano, garantendo equilibrio e qualità tra le linee.

Neres rischia davvero il posto con il ritorno di Lukaku?

In un attacco a due punte stabili sì, ma è uno scenario improbabile. Dato il rendimento di Neres (MVP di Supercoppa, 6 gol e 4 assist nelle ultime settimane), è quasi impossibile che Conte rinunci a lui per cambiare modulo in modo permanente.


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Enrico Greco

Giornalista sportivo, da oltre vent'anni segue con passione le vicende della SSC Napoli e della Serie A. Esperto di tattica, comunicazione sportiva e media digitali, coordina la linea editoriale di Napolissimo con uno sguardo strategico e una penna sempre tagliente. Appassionato di calcio "di posizione", è tra i primi in Italia a parlare di pressing ultra-offensivo nel 2006.