City–Napoli 0-2: rosso al 21’, un’ora da eroi in 10. Poi Haaland e Doku
L'espulsione del capitano dopo 21 minuti condanna la squadra di Conte. Il muro azzurro resiste quasi un'ora, poi Haaland e Doku firmano la vittoria.

C’è un solo modo per descrivere la partita del Napoli a Manchester: a testa altissima. Nonostante una sconfitta per 2-0, la squadra di Antonio Conte esce dall’Etihad Stadium con la consapevolezza di aver lottato con un coraggio immenso, piegata da un episodio che ha cambiato tutto e dalla forza disarmante dei campioni d’Europa.

Il Rosso che Spezza la Partita
Per 21 minuti, il Napoli gioca alla pari, mostrando personalità. Poi, l’episodio che indirizza la serata. Haaland scappa via e Di Lorenzo lo stende al limite dell’area. L’arbitro Zwayer, richiamato dal VAR, non ha dubbi: chiara occasione da gol e cartellino rosso per il capitano. Una decisione che costringe gli azzurri a una partita di pura trincea, con un uomo in meno per 70 minuti.
La prima, dolorosa conseguenza è tattica: Conte è costretto a sacrificare Kevin De Bruyne, l’uomo più atteso, nel suo ritorno a casa. Dentro Olivera per ridare equilibrio a una squadra sotto assedio.

Un Muro d’Orgoglio per quasi un’ora
È da quel momento che inizia un’altra partita. Il Napoli si trasforma in un muro di orgoglio e resilienza. Milinkovic-Savic compie almeno due miracoli su colpi di testa ravvicinati, mentre Politano si immola salvando un gol quasi sulla linea. L’esterno azzurro è l’emblema della serata: mette l’elmetto e lotta su ogni pallone, uscendo stremato e tra gli applausi.
La squadra si compatta, soffre, respinge ogni assalto del City, che fa valere il suo palleggio ma fatica a trovare il varco giusto. Per quasi un’ora, l’impresa sembra possibile.
Haaland Rompe l’Incantesimo, Doku Chiude i Conti
Ma al 56′, il muro crolla. A romperlo non poteva che essere lui, Erling Haaland. Il norvegese, dopo aver provocato l’espulsione, si fa trovare pronto su un assist di Foden e di testa firma il suo 50° gol in 49 partite di Champions League. Una sentenza.
Il gol subito toglie energie e speranze al Napoli, che capitola di nuovo al 65′ sotto il colpo del talentuoso Doku. Il 2-0 chiude virtualmente la partita. Conte prova a inserire forze fresche, ma il copione è già scritto. Finisce con una sconfitta, ma con la certezza che questo Napoli, anche in dieci e contro i più forti, non molla mai.

Cosa resta al Napoli
Sei parole chiave: tenacia, intelligenza, lucidità, personalità, umiltà, resilienza. In chiave calcio napoli, il debutto mostra capacità di soffrire e di riadattarsi, ma anche il bisogno di alzare la qualità dell’uscita palla e la gestione delle seconde palle contro avversari di questo livello.
Tabellino
MANCHESTER CITY–NAPOLI 2-0
Marcatori: 56’ Haaland, 65’ Doku
MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Donnarumma 6,5; Khusanov 6, Rúben Dias 6, Gvardiol 6,5 (80’ Aké sv), O’Reilly 6,5; Rodri 6 (60’ Nico Gonzalez 6); Bernardo Silva 6, Foden 7,5, Reijnders 6,5 (80’ Lewis sv), Doku 7,5 (69’ Savinho sv); Haaland 7,5 (80’ Bobb sv). All. Guardiola.
NAPOLI (4-1-4-1): Milinković-Savić 7; Di Lorenzo 4,5, Beukema 5,5, Buongiorno 5, Spinazzola 6; Lobotka 5,5 (71’ Gilmour sv); Politano 7 (55’ Juan Jesus 5,5), Anguissa 5 (71’ Elmas sv), De Bruyne 6 (26’ Olivera 6), McTominay 5; Højlund 5 (71’ Neres sv). All. Conte.
Arbitro: Zwayer (Germania).
Ammoniti: Politano (N).
Espulsi: 21’ Di Lorenzo (N), fallo da ultimo uomo.