
Quando vedi Scott McTominay correre sul prato del Maradona, capisci subito che è diverso da tutti gli altri. Alto 1,93 metri, con muscoli scolpiti e un’esplosività atletica impressionante, il centrocampista scozzese sembra un Gulliver circondato da lillipuziani. Ogni duello vinto, ogni pallone strappato, ogni ripartenza devastante racconta la stessa storia: McTominay domina.
Sbarcato a Napoli tra lo scetticismo di chi vedeva solo un muscolare da Premier, ha dimostrato di essere molto di più. Visione di gioco, tempi di inserimento, intelligenza tattica. E una mentalità feroce che ha cambiato il volto della mediana azzurra.
Il motore della rincorsa scudetto
Non è un caso che con McTominay al centro del progetto, il Napoli abbia ritrovato la vetta della Serie A. La sua capacità di leggere il gioco, di strappare palloni e di trasformare ogni recupero in un’opportunità d’attacco è stata determinante nella rincorsa all’Inter e nelle vittorie decisive di primavera.
Nei numeri è impressionante: oltre l’87% di passaggi completati, 4 gol pesanti, una media tackle vinti del 75% e chilometri percorsi che lo pongono tra i primi tre della Serie A. Ma più dei dati, parlano le immagini: quelle falcate rabbiose che spaccano in due il campo, quelle urla di carica che scuotono i compagni.
Una fame da leader
“Giocare a Napoli è un privilegio”, ha raccontato McTominay. “Voglio lasciare un segno vero. Non solo buone prestazioni: voglio lo scudetto.” Nessuna frase di circostanza. Solo fame pura. Solo verità.
In ogni intervista, in ogni post social, traspare la sua ossessione positiva: portare il Napoli al trionfo. Non vive Napoli da turista. Vive la città da combattente, da uomo che vuole restare nella storia di questo club e di questa città.
Tra i vicoli antichi, tra la devozione di San Gennaro e le serate al Maradona, McTominay ha trovato la sua nuova casa. E i tifosi azzurri lo hanno già eletto a simbolo di questa cavalcata meravigliosa.

Gulliver tra i lillipuziani
In Serie A, McTominay ha portato un fisico che sembra disegnato per la Premier League ma che, in Italia, fa ancora più male. Le difese basse e i ritmi cadenzati sono una terra di conquista per la sua progressione devastante. Quando parte, quando si inserisce, quando strappa, nessuno riesce a tenergli testa.
È come Gulliver che si libera dai nodi, che cammina sopra i lillipuziani senza ostacoli. Un’immagine perfetta per descrivere l’impatto di Scott McTominay in questo campionato. Travolge, piega, impone la sua legge fisica e mentale.
Verso la storia
A nove giornate dalla fine, il Napoli sogna a occhi aperti. La città respira scudetto, la squadra vola, e McTominay è il faro che illumina questa corsa finale. Determinato, cinico, affamato.
Se oggi i tifosi azzurri possono crederci davvero, è anche grazie a lui: un gigante buono e spietato, capace di trascinare un popolo intero verso la gloria.