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Napoli oltre lo 0-2: 5 verità da Manchester

La prestazione super di Milinkovic-Savic, un Politano eroico e un 2-0 che, in 10, può rivelarsi un affare. L'analisi del giorno dopo la battaglia dell'Etihad.

Giocare per 70 minuti in dieci uomini in casa del Manchester City non è calcio, è una prova di sopravvivenza. La sconfitta del Napoli all’Etihad Stadium, condizionata dall’espulsione di Di Lorenzo, lascia l’amaro in bocca per una partita che non si è mai veramente giocata. Ma dietro il 2-0 finale, si nascondono cinque verità preziose che Conte e i tifosi si portano a casa.

Napoli oltre lo 0-2: 5 verità da Manchester

Le 5 verità dopo la battaglia di Manchester: cosa resta al Napoli

1. Il Grande Rimpianto: una “Non Partita”

Il primo punto è un enorme “what if”. Cosa sarebbe successo in 11 contro 11? Il Napoli era partito con personalità, creando pericoli e sfiorando il gol con Beukema. Non lo sapremo mai. L’espulsione ha trasformato la sfida in un assedio, una “non partita” il cui unico rammarico è non aver potuto misurare il vero valore di questa squadra contro una superpotenza europea.

2. Un 2-0 che “Pesa”: perché perdere così è un affare

Può una sconfitta essere un affare? In questo caso, sì. Con il nuovo formato della Champions League, la differenza reti sarà un fattore cruciale per la classifica finale. Tornare da Manchester con un passivo di soli due gol, dopo aver giocato in inferiorità numerica per più di un’ora, è un risultato che limita i danni in modo eccellente. Il rischio di una goleada era concreto, e averla evitata è un piccolo, grande successo strategico.

Napoli oltre lo 0-2: 5 verità da Manchester
Vanja Milinkovic-Savic

3. La Certezza Milinkovic-Savic: è nata una vera concorrenza

Se il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, il merito ha un nome e un cognome: Vanja Milinkovic-Savic. L’ex portiere del Torino è stato il migliore in campo, un gigante tra i pali con interventi decisivi su Rodri, O’Reilly e Gvardiol. Conte lo ha confermato dopo Firenze e ha ricevuto la risposta che cercava. La domanda ora è lecita: chi è il titolare tra lui e Meret? La sana concorrenza è iniziata.

4. Cuore di Capitano: Politano, l’anima della squadra

Dopo l’uscita di Di Lorenzo, la fascia è passata sul braccio di Matteo Politano. E mai scelta fu più meritata. L’esterno azzurro ha giocato una partita di un’intensità commovente: ha lottato, ha difeso, ha attaccato e ha salvato un gol sulla linea con un intervento da difensore puro. È l’emblema dello spirito di questo Napoli: non si molla un centimetro, mai.

Napoli oltre lo 0-2: 5 verità da Manchester
Matteo Politano

5. La Forza del City: un promemoria per il futuro

Infine, la quinta verità è un omaggio alla forza dell’avversario. Il talento di Foden, la potenza di Haaland, l’imprevedibilità di Doku. Il Manchester City, anche in una serata non perfetta, ha dimostrato di avere le armi per punire al minimo errore. Un promemoria utile per il Napoli: per competere a questi livelli, la perfezione non è un optional, ma una necessità.

Valentina Romano

Scrive di calcio come se raccontasse un romanzo. Laureata in Lettere e tifosa azzurra dalla nascita, Valentina unisce sensibilità giornalistica e attenzione per i temi sociali che ruotano attorno al mondo del Napoli. I suoi editoriali sono tra i più letti e condivisi, soprattutto tra i giovani tifosi.