Hojlund al Napoli, il retroscena: non vuole fare il tappabuchi. La richiesta del bomber
La trattativa per Rasmus Hojlund è a un punto di svolta. Il giocatore e lo United aprono, ma è lo stesso attaccante a porre una condizione precisa al Napoli.

Questione di scelte. Con Lukaku ai box dopo l’amichevole con l’Olympiacos, il Napoli deve decidere se coprire l’emergenza o anticipare il colpo del futuro. Al centro del tavolo c’è Rasmus Hojlund (2003).
Un progetto, non una soluzione d'emergenza. La trattativa che potrebbe portare l' ex Atalanta al Napoli entra in una fase calda, e non è solo una questione di soldi o formule. A mettere il club di Aurelio De Laurentiis di fronte a un bivio è una richiesta precisa dello stesso attaccante danese: vuole certezze, non un ruolo da semplice "tappabuchi" in attesa del rientro di Lukaku.
Il Manchester United ha aperto alla cessione, ma ora la palla passa al Napoli. La domanda è netta: investimento per il futuro o semplice rinforzo temporaneo? Dalla risposta dipenderà l'esito di una delle operazioni più importanti dell'estate azzurra.

La condizione di Hojlund: progetto a lungo termine
Il Napoli deve accelerare sul mercato dopo l'infortunio di Romelu Lukaku, ma Hojlund e il suo entourage sono stati chiari. Loro, così come lo United, preferirebbero una cessione a titolo definitivo o, in alternativa, una formula che garantisca il passaggio al club azzurro senza possibilità di ritorno.
Come conferma l'esperto di mercato Alfredo Pedullà, "il calciatore vuole un prestito con obbligo di riscatto [...] perché non vuole tornare al Manchester United al termine della prossima stagione, non vuole correre questo rischio". Una presa di posizione netta: Hojlund vuole sentirsi protagonista di un progetto, non un passeggero in attesa della prossima fermata.
La scelta di De Laurentiis: tamponare o investire?
Questa condizione pone De Laurentiis e Manna di fronte a una scelta strategica fondamentale. Bisogna limitarsi a tamponare l'assenza di Lukaku, magari con un giocatore meno costoso in prestito secco? Oppure cogliere l'occasione e fare subito l'investimento importante, tra i 40 e i 45 milioni, per assicurarsi il centravanti del futuro?
È un bivio che definirà le ambizioni del Napoli, non solo per questa stagione. L'apertura dello United a trattare con diverse formule mette ancora più pressione sul club, che ora deve decidere che direzione prendere.
Pedullà conferma: il Napoli ha un piano B
La riflessione in casa Napoli è in corso. Se la scelta finale fosse quella di non accontentare le richieste di Hojlund per un investimento così corposo, il club ha già pronto un piano alternativo.
Sempre Pedullà conferma che, in quel caso, "il Napoli dovrebbe puntare su un calciatore senza obbligo di riscatto e con un investimento inferiore". Ma la priorità, al momento, resta il danese. Ascoltare la sua richiesta significherebbe non solo sostituire Lukaku, ma lanciare un segnale potente per il futuro.