Nessuna pace. Il Napoli vola in finale, ma il caso è a bordo campo. Al fischio finale di Napoli-Milan, Massimiliano Allegri e Antonio Conte non si sono stretti la mano. L’allenatore rossonero è rientrato immediatamente negli spogliatoi scuro in volto, mentre Conte è rimasto sul prato. La tensione era esplosa poco prima, quando i microfoni hanno catturato un urlo rabbioso di Conte verso la panchina milanista: “Ma basta!”, in risposta alle continue proteste arbitrali.

La miccia accesa da Oriali e il quarto uomo
Non è stato un gesto improvviso, ma l’epilogo di una guerra di nervi durata 90 minuti. Oltre al dominio tattico (leggi qui il report della vittoria per 2-0), la panchina del Napoli ha vissuto la gara in trincea.
Già nel primo tempo si era verificata una frizione tra il team manager azzurro Lele Oriali e lo staff rossonero. Per tutta la gara, Conte e Allegri hanno “usato” il quarto uomo per mandarsi messaggi, alzando la voce. Allegri chiedeva cartellini, Conte chiedeva rispetto. Quando al minuto 85 il nervosismo milanista è salito, il tecnico salentino è esploso con quel “Ma basta!” che ha zittito la controparte.
Il dettaglio rivelatore: il saluto a Landucci
Il “non saluto” finale è un gesto politico forte. Allegri è scappato via. Conte, invece, ha fatto il giro di campo e ha incrociato lo staff tecnico avversario ancora presente. La telecamera ha colto un dettaglio: Antonio ha stretto la mano a Marco Landucci (storico vice di Allegri), ma ha completamente ignorato la figura del capo allenatore rossonero.
Nessuna polemica in conferenza stampa (“Penso a godermi la finale”), ma il linguaggio del corpo dice tutto: tra i due ex juventini c’è il gelo polare. E la vittoria di Conte ha reso quel gelo ancora più pungente per lo sconfitto.
📌 Il retroscena
C’è stato un litigio nel tunnel?
Non si segnalano contatti diretti nel post-gara. I due si sono evitati accuratamente, separando le proprie strade subito dopo il fischio finale.
Conte ha parlato di Allegri?
No, ha preferito concentrarsi sulla prestazione di Hojlund e Neres, evitando di alimentare la polemica mediatica sulla mancata stretta di mano.