
McTominay, storia di un predestinato: da Manchester a “McFratm”. Prima di diventare “McFratm”, l’idolo di una città intera, c’era un bambino pieno di energia che sognava l’Old Trafford. C’era un ragazzo che cresceva di 20 centimetri in un anno e mezzo, e un giovane uomo che non ha mai dimenticato le sue radici. La storia di Scott McTominay parte da lontano, da un viaggio in auto con papà Frank tra Lancaster e Carrington, i due luoghi che hanno forgiato il leader del Napoli.
Il Legame Scozzese con Sir Alex Ferguson
La sua vita calcistica cambia quando incrocia quella di una leggenda, Sir Alex Ferguson. Stesso sangue scozzese, stessa mentalità. Ferguson vede in quel ragazzo qualcosa di speciale, un legame che resisterà al tempo. Anche oggi, a Manchester, si parla di Scott con un misto di orgoglio e rimpianto. L’enfant prodige, a volte messo in discussione, che alla fine ha spiccato il volo altrove.
Vita da “Mancunian” nel Triangolo d’Oro

La sua casa a Hale Barns, nel “Golden Triangle” dei calciatori di Manchester, è stata la base della sua crescita. Ma Scott non ha mai amato lustrini e paillettes. La sua vita era scandita da una routine ferrea: allenamenti, studio, e appunti su cui migliorare. Una professionalità maniacale che si portava dietro fin da bambino, quando tra una sessione e l’altra annotava i suoi difetti per poterci lavorare.
Il Primo Contatto con il Mondo Napoli
Anche lontano dal campo, l’Italia era nel suo destino. La cucina italiana era tra le sue preferite a Manchester. Ed è proprio in un ristorante italiano, tra Piccadilly Gardens e St Ann’s Square, che avviene il primo, fatidico, contatto con il mondo Napoli. Una stretta di mano che darà il via al viaggio verso Capodichino.
Il resto, come si suol dire, è già storia. La storia di un ragazzo di Lancaster che ha attraversato Manchester per diventare “McFratm”, il fratello scozzese che ha conquistato il cuore di una città intera.