
Hojlund, l’intervista: “Il tormentone di Conte e la mia felicità a Napoli”. Un leader silenzioso che si racconta a cuore aperto. Rasmus Hojlund, in una lunga intervista a La Repubblica, ha toccato tanti temi, dalla sfida imminente al Milan a un divertente retroscena sulla sua vita a Castel Volturno con Antonio Conte. Un’immersione nel mondo del nuovo centravanti del Napoli.
“È chiaro?”: l’Ossessione di Conte
Il rapporto con il suo allenatore è già speciale, segnato da una piccola, divertente ossessione del tecnico. Hojlund svela qual è la frase che sente più spesso durante gli allenamenti. “Lui sa che devo migliorare il mio italiano ed è preoccupato di farsi capire. ‘È chiaro? È chiaro?’: sono le parole che usa più spesso con me. Io gli rispondo sempre di sì, ma se ho un dubbio chiedo ai compagni”. Un aneddoto che rivela la cura maniacale di Conte per ogni dettaglio.

“Felice solo a Napoli”: Porte Chiuse al Milan
Domenica a San Siro affronterà il Milan, squadra che lo ha cercato a lungo in estate. Hojlund usa l’occasione per mandare un messaggio forte e chiaro, una vera e propria dichiarazione di fedeltà al progetto azzurro. “So solamente che sono felice dove sono: qui a Napoli“. Parole che spazzano via ogni voce di mercato e rafforzano il suo legame con la piazza.
Hojlund senza paura: “In Serie A tra i top ci sono anch’io”
Umiltà nel lavoro, ma una consapevolezza sfrontata del proprio valore. Nelle sue ultime dichiarazioni, Rasmus Hojlund svela due lati inediti della sua personalità: un legame spirituale profondo e un’ambizione che non ha paura di misurarsi con i più grandi. E quando si tratta di fare la classifica dei migliori attaccanti della Serie A, il danese non si nasconde.
Il Rituale Segreto: “Prego mia nonna Bodil”
Prima della battaglia in campo, c’è un momento intimo e toccante. Hojlund rivela il suo rito pre-partita, un gesto che lo collega alle sue radici. “Prima di entrare in campo guardo le stelle e prego, per chiedere l’aiuto di mia nonna Bodil. Lei è scomparsa sei anni fa. Invoco la sua guida e anche un po’ di fortuna”. Un retroscena che svela l’uomo dietro l’attaccante, in una città come Napoli dove la superstizione e la spiritualità camminano a braccetto.
“Come CR7, devo lavorare più degli altri”
La sua fame e la sua dedizione hanno un modello preciso: Cristiano Ronaldo. Ma non per il talento puro. “Non è presunzione. Nella mia carriera non mi sono mai sentito il più talentuoso”, ammette con grande onestà. “Ho sempre dovuto lavorare più duramente di altri e ne sono consapevole. Ecco perché Cristiano è il mio idolo: lui vuole sempre migliorarsi e si impegna per diventare più bravo”. È l’etica del lavoro, non il dono naturale, la fiamma che alimenta la sua ambizione.
La Classifica dei Bomber: “E poi ci sono io”
Ed è proprio questa consapevolezza che lo porta a fare la sua personale, audace, classifica dei migliori centravanti del campionato. Dopo aver nominato i top mondiali (CR7, Haaland, Lewandowski), Hojlund si concentra sulla Serie A. “Scelgo Lukaku, Vlahovic, Lautaro Martinez… e poi ci sono io, Rasmus“.
Concorrenza e stimoli: Lukaku, Lucca e Ambrosino
Sostituire Lukaku è una sfida, ma il danese la affronta senza timori: “In rosa c’è competizione vera. Lucca e Ambrosino hanno qualità, ma il ritorno di Lukaku ci renderà ancora più forti. Da lui imparo ogni allenamento, il gruppo sente la pressione ma vuole vincere.”

Nessuna spavalderia, ma la lucida affermazione di chi sa di essere arrivato ad un livello altissimo grazie al sacrificio e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Il Napoli ha trovato un attaccante con le idee molto chiare.
Testa al Milan: un esame per tutti
Guardando alla prossima sfida a San Siro, Hojlund mostra lucidità: “Sappiamo che il Milan è fortissimo e che il loro allenatore ha già dato una mentalità precisa. Dovremo essere aggressivi e sfruttare ogni occasione: voglio lasciare il segno in una gara così importante.”
Umiltà e Ambizione
Il danese mostra la mentalità del campione anche quando parla degli obiettivi e dei suoi illustri compagni di reparto. “Sostituire Lukaku? Non tocca solo a me. Aspettiamo con ansia il suo ritorno, da lui abbiamo tutti da imparare”. La sua missione è chiara: “Spero di fare tanti gol e assist per aiutare la squadra”. Il tutto con la consapevolezza di indossare una maglia pesante: “Scendere in campo con lo scudetto è una responsabilità, oltre che un privilegio”. Il Napoli ha trovato il suo nuovo numero nove, e ha la testa giusta.