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Napoli, è nata una stella? La favola di Vergara: dal crociato rotto all’esordio in Champions

La "perseveranza" premia il talento di Frattamaggiore. Dopo il calvario del crociato rotto, Conte lo lancia tra le stelle contro il Qarabag. L'erede di Insigne è già in casa?

La fine di un incubo. Al minuto 89 di Napoli-Qarabag, Antonio Conte ha regalato l’esordio in Champions League ad Antonio Vergara. Un momento storico arrivato esattamente 801 giorni dopo il terribile infortunio (rottura del crociato con la Reggiana) che ne aveva messo a rischio la carriera. Il talento di Frattamaggiore, fresco di rinnovo al 2030, è la scommessa vinta dal vivaio azzurro.

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Che cos’è la “Perseveranza”? Chiedetelo a Vergara

Se cercate su Google “Perseveranza”, troverete definizioni accademiche. Ma nel calcio servono le storie. Quella di Antonio Vergara è l’esempio perfetto. La sua parabola ricorda una scena del film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio”: «La perseveranza è una qualità innata, non s’impara».

Vergara l’ha dimostrata quando quel 16 settembre 2023, con la maglia della Reggiana, il ginocchio fece crack contro la Cremonese. Sembrava la fine di un sogno appena iniziato in Serie B (dove aveva già fornito 2 assist nelle prime 5 gare), è stato invece l’inizio di una rincorsa silenziosa.

La rinascita numerica: 5 gol e MVP dopo il buio

Molti dimenticano cosa ha fatto Vergara dopo l’operazione. Rientrato in campo nel finale della stagione 2023/24, è esploso definitivamente l’anno successivo (2024/25) sempre con la Reggiana. I numeri che hanno convinto Conte a riportarlo alla base sono inequivocabili:

  • 32 presenze in Serie B.
  • 5 gol segnati (tutti di pregevole fattura tecnica).
  • 6 assist per i compagni.
  • MVP Under-23 del mese di agosto 2024 in Serie B.

Non è tornato come prima, è tornato meglio di prima.

Conte e la “trivela”: il nuovo Insigne?

In campo contro il Qarabag è entrato con la sfacciataggine tipica degli scugnizzi, sostituendo un gigante come David Neres (protagonista del 2-0 finale). Ma oltre all’emozione c’è la sostanza tattica: Antonio Conte lo stima perché è un giocatore “universale”.

Mancino puro, 182 cm di altezza, Vergara nasce trequartista ma sa agire da mezzala di qualità o esterno “a piede invertito”. Una duttilità che, unita alla visione di gioco e al tiro da fuori, lo rende l’erede naturale della tradizione dei numeri 10 napoletani. Il rinnovo fino al 2030 è il sigillo su questo status: il Napoli ha in casa il suo futuro.

L’Analisi Tattica: perché Conte lo ha tenuto?

La scelta di Antonio Conte di bloccare la cessione in prestito di Vergara non è casuale. Nel 3-4-2-1 (o 3-4-3) che il tecnico sta plasmando, Vergara è la pedina perfetta per il ruolo di sottopunta di destra.

A differenza di Politano o Neres, che sono ali pure che amano la linea laterale, Vergara interpreta il ruolo “alla Foden”: parte mezzo-destro ma viene dentro al campo a giocare tra le linee. Questo permette a Conte di avere:

  • Più palleggio contro le squadre chiuse.
  • Tiro da fuori (il suo marchio di fabbrica).
  • Imprevedibilità: il difensore non sa se andrà sul fondo o cercherà l’imbucata centrale.

In allenamento a Castel Volturno, si dice che Conte stia lavorando molto sulla sua fase di non possesso, l’unico aspetto dove deve ancora crescere per diventare un titolare fisso in Serie A.

Frattamaggiore, la “Cantera” di Napoli

C’è qualcosa nell’acqua di Frattamaggiore. Antonio Vergara è solo l’ultimo gioiello di una città che ha regalato al calcio italiano Lorenzo Insigne e Lodi. Cresciuto tirando calci al pallone nella villa comunale e nella scuola calcio locale, Vergara ha sempre avuto il Napoli nel destino.

Chi lo conosce fin da bambino racconta di un ragazzo timido fuori dal campo ma sfacciato col pallone tra i piedi. Un “predestinato” che non ha mai sofferto la pressione, nemmeno quando a 16 anni si allenava già con la prima squadra sotto gli occhi di Spalletti.

Retroscena Mercato: quel “No” al Frosinone

La sua permanenza a Napoli non era scontata. Durante l’estate 2025, mezza Serie B (Frosinone e Sampdoria in testa) e un paio di club di bassa Serie A (Empoli) avevano chiesto il ragazzo in prestito. Sembrava tutto fatto per una nuova esperienza in provincia.

È stato Antonio Conte in persona a bloccare tutto dopo il ritiro di Dimaro. “Il ragazzo resta qui, mi serve”. Una frase che vale più di mille contratti e che ha cambiato il destino della stagione di Vergara.

📌 Scheda Tecnica: Antonio Vergara

Da dove viene?

È nato a Frattaminore ma cresciuto calcisticamente e umanamente a Frattamaggiore, comune a nord di Napoli, la stessa città natale di Lorenzo Insigne.

Quanto ha giocato in stagione?

Ha esordito in Serie A il 23 agosto contro il Sassuolo e in Champions il 25 novembre contro il Qarabag. Conte lo ha bloccato in estate rifiutando nuovi prestiti.

Qual è il suo ruolo?

Trequartista classico o esterno destro offensivo. Mancino, dotato di grande tecnica nello stretto, dribbling e ottima visione di gioco.

Valentina Romano

Scrive di calcio come se raccontasse un romanzo. Laureata in Lettere e tifosa azzurra dalla nascita, Valentina unisce sensibilità giornalistica e attenzione per i temi sociali che ruotano attorno al mondo del Napoli. I suoi editoriali sono tra i più letti e condivisi, soprattutto tra i giovani tifosi.