
La macchina perfetta di Antonio Conte ha un ingranaggio inceppato. Anzi, due. Si chiamano Noa Lang e Lorenzo Lucca. Due investimenti importanti, due talenti su cui il club ha puntato forte, che al momento rappresentano il più grande grattacapo tattico e strategico per il tecnico.
Pubblicamente, Conte li protegge. Ma dietro le porte del Training Center, il tempo delle attese sta per scadere. Gennaio si avvicina e con esso il momento delle decisioni irrevocabili.

Perché Noa Lang non gioca
Noa Lang al momento è un paradosso vivente. Da un lato è un flop perché, numeri alla mano, non ha prodotto gol, assist o giocate decisive. Quando ha giocato, come a Lecce, è apparso un corpo estraneo, più impegnato a subire falli sistematici (spesso non sanzionati) che a creare pericoli.
D’altro canto, Conte vede in lui il potenziale inespresso. Il tecnico è convinto che l’olandese, una volta superato il blocco mentale e fisico dell’adattamento, possieda quel cambio di passo e quell’imprevedibilità che mancano alla rosa. Lo difende perché crede che il “vero” Lang debba ancora arrivare, ma la sua protezione non sarà infinita. Il giocatore è atteso a una svolta immediata.
Qual è il futuro di Lorenzo Lucca con il ritorno di Lukaku?
Lorenzo Lucca è vittima della gerarchia e della concorrenza. Con un Hojlund in stato di grazia e il ritorno di un totem come Romelu Lukaku, lo spazio per l’attaccante italiano si è drasticamente ridotto. Conte lo stima per la sua fisicità e il lavoro sporco, ma per il suo calcio serve un centravanti-killer.
Il rischio concreto è che Lucca diventi la terza scelta, un ruolo che né il giocatore né il club possono permettersi. A differenza di Lang, il suo non è un problema di rendimento, ma di opportunità. Per questo il club sta già facendo delle riflessioni: tenerlo come lusso in panchina o monetizzare a gennaio per reinvestire su altri ruoli?
Il Dilemma del Martello: Gennaio è il Mese del Giudizio
Questa situazione ha creato “Il Dilemma del Martello”, il primo vero test per la gestione di Conte. Da un lato, il suo istinto di “allenatore-martello” vorrebbe forgiare questi due talenti, plasmarli a sua immagine e trasformarli in risorse preziose.
Dall’altro, il suo pragmatismo sa che nel calcio non c’è tempo per aspettare. Gennaio è la linea del traguardo: Lang deve dimostrare di essere da Napoli, altrimenti partirà in prestito. Su Lucca, invece, la decisione sarà puramente strategica, legata alle condizioni di Lukaku e alle offerte che arriveranno.
Per entrambi, il futuro a Napoli non è più una certezza, ma una corsa contro il tempo. E l’orologio di Conte corre veloce.
📌 Conte, il doppio rebus Lang-Lucca in 3 punti:
- Lang, talento bloccato: Conte lo difende e crede in lui, ma l’olandese non decolla e sembra soffrire il calcio italiano.
- Lucca, gigante chiuso: Il ritorno di Lukaku lo ha retrocesso a terza scelta. Troppo poco per un talento come lui, la cessione è un’ipotesi.
- Gennaio è il verdetto finale: Conte ha messo una scadenza. Per entrambi, il mercato di gennaio sarà decisivo per il loro futuro a Napoli.