
Napoli 4.0. La SSC Napoli fa il salto di qualità nel mondo tech annunciando una prestigiosa partnership con Google. Per la stagione 2025/2026, il colosso americano scende in campo con due dei suoi prodotti di punta: Google Gemini (l’Intelligenza Artificiale) e Google Pixel (la linea di smartphone). L’obiettivo è rivoluzionare il modo in cui i tifosi interagiscono con la squadra attraverso contenuti digitali potenziati dall’IA.

Non solo sponsor, ma “Cervello e Occhi”: il progetto
Dimenticate il classico logo sulla maglia o il cartellone a bordo campo. L’accordo voluto da Aurelio De Laurentiis (che conferma la sua visione lungimirante sui media) è strutturale. Napoli diventa un laboratorio di innovazione.
La partnership unisce due mondi:
- Gli Occhi (Google Pixel): La linea di dispositivi hardware (smartphone, tablet, orologi) sarà utilizzata per catturare immagini e video esclusivi della squadra, sfruttando le famose capacità fotografiche dei Pixel.
- Il Cervello (Google Gemini): L’Intelligenza Artificiale Generativa entrerà nella produzione dei contenuti. Si parla di “nuovi linguaggi” e “format originali”. Significa analisi dati più veloci per i fan, interazioni personalizzate e un racconto del “Mondo Napoli” mai visto prima.
Perché è una mossa strategica (rispetto alla crisi TV)
L’accordo non è solo commerciale, è visionario. Mentre il calcio italiano trema per la crisi dei broadcaster tradizionali — come abbiamo spiegato dettagliatamente nella nostra inchiesta sul rischio crollo diritti TV e sistema DAZN — il Napoli guarda oltre.
Legarsi a una “Big Tech” come Google significa slegarsi progressivamente dalla dipendenza esclusiva della TV lineare e abbracciare il digitale puro, aprendo nuove vie di ricavo fondamentali per la sostenibilità futura.
La visione di De Laurentiis: globalizzare il brand
Questa partnership conferma la crescita internazionale del Napoli. Legarsi a Google significa parlare direttamente a un pubblico globale (USA e Asia in primis), scavalcando i limiti dei media tradizionali.
L’annuncio, arrivato poco prima della Finale di Supercoppa vinta col Bologna, dimostra che la società è solida non solo in campo ma anche nei conti e nell’appeal. Se i campioni come Neres e Hojlund attirano i tifosi, brand come Google attirano gli investitori.
Il comunicato: “Percorso di innovazione”
La nota ufficiale sottolinea l’obiettivo di “accogliere l’inventiva dei tifosi”. Non sarà un rapporto passivo: grazie all’IA, la fanbase azzurra sarà chiamata a partecipare, creare e condividere la propria passione con strumenti tecnologici d’avanguardia. Il Napoli 2025 non vince solo sul prato verde, ma anche nel cloud.
Perché questa notizia è diversa dalle solite sponsorizzazioni
Il Napoli parla esplicitamente di innovazione e sperimentazione digitale, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo con i fan e aprire nuove forme di espressione e coinvolgimento.
In altre parole: questa partnership può diventare un “laboratorio” di contenuti, più che un semplice logo su LED e backdrop.
Cosa prevede il progetto 2025/26: contenuti, attivazioni e iniziative
Secondo la nota, durante la stagione la collaborazione unirà:
- Contenuti ufficiali del Club
- Attivazioni digitali
- Iniziative dedicate ai tifosi
Il punto chiave è la promessa di progetto di comunicazione che punta a rendere la fanbase più partecipativa, anche accogliendo l’inventiva dei tifosi.
📌 Google & Napoli: cosa cambia per i tifosi?
Vedremo loghi Google sulla maglia?
Il comunicato parla di “Partner”, non di Main Sponsor di maglia. La visibilità sarà soprattutto digitale e sui canali social.
Cosa farà l’Intelligenza Artificiale?
Gemini aiuterà a creare contenuti unici: immagini rielaborate, statistiche in tempo reale, quiz o esperienze immersive per i fan sui social.
Cos’è Google Pixel?
È lo smartphone ufficiale di Google, famoso per avere una delle migliori fotocamere al mondo gestita proprio dall’IA. Aspettatevi foto dei giocatori di qualità cinematografica.