
Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Il 2-0 di Lisbona certifica una spaccatura netta nella stagione azzurra. Il Napoli, schiacciasassi e capolista in Serie A (reduce dalla vittoria sulla Juve), si trasforma in squadra fragile appena varca i confini nazionali: zero punti in tre trasferte di Champions. Antonio Conte punta il dito contro il calendario (“Non recuperiamo energie”), ma l’analisi del match svela problemi più profondi: un approccio passivo, nervosismo tra i leader e “seconde linee” non all’altezza del palcoscenico europeo.

Il rendimento del Napoli in Champions: il problema è mentale
La spiegazione fisiologica (“Siamo stanchi”) non basta più. Il Napoli che ha dominato la Juventus domenica era aggressivo; quello visto a Lisbona martedì era spaventato. La differenza è nella testa. La squadra sembra soffrire un “blocco da trasferta” quando l’asticella dell’intensità si alza.
La prova? Il nervosismo. La lite in campo tra il portiere Milinkovic-Savic ed Elmas dopo un errore tecnico è il sintomo di una squadra che, senza il calore del Maradona, perde le sue certezze emotive.
Il fallimento delle rotazioni: Lucca non incide
L’altro grande motivo del paradosso è la profondità della rosa. In Serie A, Conte riesce a gestire le energie; in Europa, quando è costretto a cambiare, il livello crolla. Il dito è puntato su Lorenzo Lucca: entrato per l’assalto finale al posto di un Hojlund evanescente, non ha mai toccato palla utile.
Se le “riserve” (complici i tanti infortuni di lusso) non garantiscono impatto, il titolare è costretto agli straordinari e perde lucidità. È un cane che si morde la coda.
Il “Mal di trasferta” di Conte: i numeri shock
Infine, c’è un dato statistico che esonera i giocatori e chiama in causa il manico. Antonio Conte fatica storicamente fuori casa in Europa. I numeri della sua carriera in Champions sono impietosi:
- 📉 Partite Esterne: 25 giocate in carriera.
- ❌ Sconfitte: 13 (ben il 52%).
- 🚨 Col Napoli: 3 sconfitte su 3 (City, PSV, Benfica).
Questo trend va invertito a Copenhagen il 20 gennaio. Lì non ci saranno alibi: o si vince fuori, o i playoff diventano una roulette russa.
📌 Il punto sulla stagione
Perché il Napoli gioca meglio in Serie A?
Perché impone il suo ritmo fisico e tattico. In Europa trova squadre che corrono il doppio e lo mettono in difficoltà sul pressing.
La qualificazione è a rischio?
Quella diretta (Top 8) è quasi compromessa. Il Napoli deve difendere il piazzamento nei Playoff (dal 9° al 24° posto), ma servono punti.